Seydou Keita ha il fisico, l’esperienza e i numeri: è forse passato fin troppo in sordina il colpo a zero della Roma che ormai più di un mese fa aveva convinto il capitano della Nazionale del Mali a sposare la causa giallorossa. Certo, a 34 primavere e con un ginocchio che fa le bizze, Sabatini non poteva andare oltre il contratto annuale, ma avere in squadra un centrocampista che in quattro anni di Barcellona è riuscito a vincere 14 trofei dal 2008 al 2012 (risultando assoluto protagonista con 189 partite e 22 gol) non potrà che fare bene, sia a suoi colleghi di reparto che vedono aumentare la concorrenza (da De Rossi a Nainggolan fino a Strootman), sia al gruppo tutto che di sicuro imparerà più di qualcosa dal gigante maliano.

Domani la Roma si riunisce a Trigoria per il primo giorno di scuola, oggi dunque il CEO del club Zanzi ha voluto presentare alla stampa proprio Keita che si è mostrato sereno e sicuro, prontissimo per cominciare la stagione:

“La Roma è da sempre un grande club, che viene da un’ottima stagione. La Serie A è un grande campionato. La mia missione è aiutare la squadra a rimanere in lotta per il titolo con la Juventus: ho 34 anni ma ne sento meno, il mio obiettivo è quello di vincere. La mentalità non cambia perché se è vero che ho vinto molto, farò di tutto per continuare a farlo. Sarebbe bello vincere anche qui”.

Seydou Keita è nato a Bamako il 16 gennaio del 1980; arrivato in Europa grazie al Marsiglia, è poi esploso al Lens dopo due stagioni positive al Lorient. Nel 2007 il trasferimento in Spagna al Siviglia, dopo una sola stagione lo acquista il Barcellona per 14 milioni di euro: coi blaugrana vince tutto il possibile in un quadriennio magico, quindi decide di trasferirsi in Cina al Dalian Aerbin dove gioca tanto e bene. Desideroso di tornare a giocare in Europa ad alti livelli, l’inverno scorso il Valencia lo riporta in Spagna facendogli firmare un contratto di sei mesi; Keita fa il suo ma a maggio rimane svincolato, lo cerca il Liverpool, alla fine si accasa alla Roma con un accordo su base annuale:

“E’ stata una mia scelta, in modo tale da potermi concentrare su una sola stagione. Se le cose andranno bene sia io, sia il club, saremo felici di prolungare il contratto. Una stagione è lunga. Ci sono nove mesi di lotta quotidiana”.

Derby di Keita sulle sponde del Tevere (nella Lazio gioca il giovane Keita Baldé Diao), ma solo all’anagrafe: il Keita della Roma è un centrocampista intelligente che potrebbe mettere in grande difficoltà l’allenatore dei giallorossi Rudi Garcia. Con tre competizioni da onorare al meglio, il tecnico franco-spagnolo della Roma non sarà che felice di avere nella propria faretra anche la freccia maliana.

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ultimo aggiornamento: 14-07-2014


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