Il Napoli manca l’aggancio alla Juve fermando sul pari la capolista che dopo undici vittorie consecutive trova comunque un punto prezioso per lo Scudetto.

Il pari finale accontenta probabilmente più l‘Inter che può gestire al meglio nelle rimanenti sette partite i punti di vantaggio, rispetto al Napoli che manca l’aggancio al quarto posto e deve recuperare sulle avversarie. Risultato giusto al termine dei novanta minuti: i nerazzurri confermano la loro solidità attraverso l’ennesima prova da grande squadra riprendendo nella ripresa una gara che nel primo tempo aveva visto gli uomini di Conte in difficoltà.

A conferma che solo l’Inter può far male a sé stessa: il gol del vantaggio partenopeo arriva su un infortunio, a dir poco rocambolesco, della fase difensiva nerazzurra. Nonostante i due pali, la squadra di Conte è apparsa fin troppo passiva e arrendevole, soprattutto nella prima mezz’ora.
Dal rientro dagli spogliatoi i nerazzurri hanno avuto un piglio e una gamba decisamente diversa. Coincidenza vuole che a decidere le sorti del match sia stato Eriksen, lo stesso uomo chiave che, a pari merito con Lukaku, ha indirizzato l’Inter all’ormai probabile vincita di questo scudetto. Con una sua classica conclusione dalla distanza, di sinistro (il 24° gol dalla distanza dal 2013/2014) probabilmente mette il punto esclamativo alla corsa Scudetto nerazzurra. Il danese è ormai diventato imprescindibile nel gioco di Conte e ha permesso all’Inter di far quel salto di qualità nel gioco, garantendo verticalità alla manovra e fornendo diverse soluzioni anche da calcio piazzato. Un giocatore universale che ha avuto bisogno di tempo, ma che nel momento del bisogno ha saputo dare una svolta alla sua stagione e a quella di tutta la squadra.

Dopo una buona prova nei primi 45 minuti, la squadra di Gattuso risente dell’immediato pari nerazzurro ad inizio ripresa e fatica a ritrovare il ritmo della prima frazione. Il Napoli non riesce a tenere alto il proprio baricentro facendo venire meno l’ottimo pressing alto che tanto aveva funzionato ad inizio gara. Gli attacchi partenopei sono del tutto sterili. Né Osimhen e né Mertens sono capaci di creare grosse insidie dalle parti di Handanovic. Ci pensa l’ex di turno, Politano, a far tremare la difesa nerazzurra con qualche bella giocata e con un destro stampatosi sulla traversa. Troppo poco per un Napoli che aveva l’opportunità di agganciare la Juventus al quarto posto. Il pari resta comunque un ottimo risultato che consente agli uomini di Gattuso di restare in scia per un posto in Champions e conferisce fiducia per i prossimi impegni dei partenopei.

LA PARTITA

Buon un avvio di gara dei padroni di casa che provano ad aggredire fin da subito l’Inter nella metà campo avversaria. La squadra di Gattuso prova a rendersi pericolosa con un tentativo dalla distanza di Fabian Ruiz, ma la conclusione dello spagnolo è debole e centrale, e facile preda di Handanovic. I nerazzurri si affacciano dalle parti di Meret con un colpo di testa di De Vrij terminato, però, abbondantemente alto sopra la traversa.
Al 26’ Lukaku disegna calcio nelle trequarti avversaria e con un filtrante manda in porta Darmian che, a tu per tu con Meret, opta per la soluzione errata e decide di servire al centro Hakimi, prontamente anticipato da un prezioso recupero di Insigne.
Tre minuti più tardi è ancora il centravanti belga nerazzurro a rendersi pericoloso: su un tiro dalla distanza di Brozovic, Lukaku allunga il piede e devia la traiettoria del pallone che va a stamparsi sulla traversa.
Al 36’ il Napoli trova il vantaggio grazie ad un rocambolesco autogol: Zielinski imbuca per Insigne che arriva sul fondo e mette in mezzo un cross forte che Handanovic blocca in un primo momento prima di essere disturbato da un intervento, involontario, ma comunque determinante di De Vrij, che gli frana addosso e fa perdere il controllo della sfera al capitano nerazzurro. Il pallone finisce clamorosamente in porta per il vantaggio partenopeo.
La risposta interista è immediata: da una punizione sulla trequarti di Eriksen, Lukaku devia il pallone che si stampa sul palo. Nel finale di tempo, in pieno recupero, c’è spazio per un’ulteriore occasione per i nerazzurri: Lautaro trova uno splendido filtrante che mette Barella dinanzi alla porta ma una tempestiva uscita di Meret anticipa l’intervento del centrocampista nerazzurro e salva la porta partenopea.

La ripresa inizia con gli stessi ventidue della prima frazione di gioco. L’Inter alza il proprio baricentro e dopo 10 minuti trova il gol del pari con un forte conclusione dalla distanza di Eriksen, che, di sinistro, infila il pallone nell’angolino basso, imprendibile per Meret. Il Napoli prova ad affacciarsi dalle parti di Handanovic con Demme che, dopo aver ricevuto la sponda di Mario Rui, non riesce ad impattare ottimamente la sfera e il pallone termina abbondantemente largo sul fondo.
Qualche minuto più tardi sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi con una punizione defilata dal limite dell’area di rigore deviata di testa da Manolas e terminata di un soffio a lato del palo.
Al 79’ Napoli vicinissimo al gol del vantaggio: Politano in area semina un paio di avversari e lascia partire un siluro, di destro, che si stampa sulla traversa. Nel finale Hakimi viene lanciato da Sanchez, ma una splendida copertura di Manolas scaccia qualsiasi pericolo e consente al Napoli di fermare sul pari, dopo 11 vittorie consecutive, la capolista.

 IL TABELLINO: NAPOLI-INTER 1-1

Marcatori: 36′ (aut.) Handanovic (I), 55′ Eriksen (I)

NAPOLI (4-2-3-1): 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 44 Manolas, 26 Koulibaly, 6 Mario Rui; 4 Demme, 8 Fabian Ruiz (5 Bakayoko 91′); 21 Politano (23 Hysaj 91′), 20 Zielinski (7 Elmas 88′), 10 Insigne; 9 Osimhen (14 Mertens 74′).

A disposizione: 16 Contini, 46 Idasiak, 3 Zedadka, 19 Maksimovic, 33 Rrhamani, 37 Petagna, 58 Cioffi, 68 Lobotka.

Allenatore: Gennaro Gattuso.


INTER (3-5-2):
1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 24 Eriksen (5 Gagliardini 84′), 36 Darmian (14 Perisic 69′); 9 Lukaku, 10 Lautaro (7 Sanchez 75′).

A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 8 Vecino, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 15 Young, 33 D’Ambrosio, 99 Pinamonti.

Allenatore: Antonio Conte.


Ammoniti:
Koulibaly (N), Darmian (I), Demme (N), Politano (N), Mertens (N), Hakimi (I), Manolas (N)


Arbitro:
Doveri.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 18-04-2021


Serie A, i risultati della 31a giornata: vincono Milan, Atalanta, Bologna, Lazio e Torino

Spezia-Inter: un altro passo verso lo scudetto