
Sinner-Alcaraz, ribaltone imprevisto: cambia totalmente la classifica - Calcioblog.it (screen Youtube)
Una finale così, il pubblico del Philippe Chatrier non la dimenticherà facilmente. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno dato vita a un match che entra di diritto nella storia recente del tennis mondiale.
Per intensità, per ritmo, per emozioni: cinque set giocati sul filo del rasoio, cinque ore e mezza di battaglia, con lo spagnolo che è riuscito a completare una rimonta clamorosa dopo essere stato sotto di due set a zero. Un’impresa che gli ha permesso di confermarsi campione al Roland Garros dopo il trionfo del 2024. Ma se Alcaraz ha mantenuto il titolo, è Sinner ad aver conquistato, ancora una volta, la scena internazionale. L’azzurro, pur sconfitto, ha dimostrato solidità mentale, lucidità tattica e un’eleganza che lo conferma tra i grandi del circuito. Non a caso, il numero uno del mondo rimane saldamente nelle mani dell’altoatesino, che non doveva difendere i 2000 punti del torneo parigino, avendo raggiunto soltanto la semifinale lo scorso anno.
Il match è stato uno spot straordinario per il tennis. E se il record assoluto di durata in uno Slam resta quello dello storico Isner-Mahut a Wimbledon 2010 (oltre 11 ore in tre giorni), la finale di Parigi 2025 tra Sinner e Alcaraz ha offerto uno spettacolo tecnico e atletico di rara bellezza. Ora si guarda a Wimbledon, il prossimo grande appuntamento. E proprio sull’erba di Londra si giocherà un’altra fetta importante della lotta al vertice.
Sinner perde, ma allunga su Alcaraz nel ranking
La classifica ATP, aggiornata dopo il Roland Garros, racconta una realtà chiara: Jannik Sinner non solo resta al comando, ma ha anche aumentato il proprio vantaggio su Carlos Alcaraz. Con i 500 punti guadagnati a Parigi (dove nel 2024 si era fermato in semifinale), l’azzurro è salito a 10.880 punti, mentre lo spagnolo, che ha difeso il titolo, è rimasto a quota 8.850. Il divario si allarga a 2.030 punti, un margine importante in vista del prossimo Slam: Wimbledon. A Londra, infatti, il meccanismo di classifica potrebbe premiare ancora Sinner, anche senza vittoria. Lo scorso anno, Alcaraz conquistò il trofeo battendo in finale Novak Djokovic, accumulando così i 2000 punti da difendere. Sinner, invece, si fermò ai quarti di finale, incassando 360 punti. Questo significa che, in caso di un nuovo exploit dell’azzurro e di un passo falso dello spagnolo, il distacco tra i due potrebbe ulteriormente aumentare.

In ottica Race, la classifica annuale, Alcaraz è ancora davanti, ma la rincorsa di Sinner continua. La forma dell’italiano, unita a una programmazione intelligente, potrebbe cambiare gli equilibri entro la fine dell’estate. Il calendario offre ora una breve parentesi sull’erba prima del grande salto londinese. E se è vero che ogni torneo fa storia a sé, è altrettanto vero che i numeri parlano chiaro: Sinner ha la possibilità concreta di consolidare la leadership mondiale, anche contro un avversario del calibro di Alcaraz, che dovrà convivere con la pressione dei punti da difendere.