Inizia oggi ufficialmente l’era Zola a Cagliari, il nuovo allenatore si è presentato alla stampa e ai suoi nuovi tifosi con una conferenza stampa che si è tenuta presso il centro sportivo di Assemini, con lui anche il presidente Tommaso Giulini. Il compito di Magic Box sarà quello di provare a far risalire i rossoblu che, dopo un buon inizio sotto la guida di Zeman, sono sprofondati sempre più giù in classifica, senza riuscire più a ritrovare se stessi. La vittoria manca dal 25 ottobre 2014, il 4-0 ad Empoli, da allora solo sconfitte e pareggi, senza mai regalare la gioia dei tre punti ai tifosi del Sant’Elia in questa stagione.

Questi numeri sono costati la panchina la boemo e da questi numeri dovrà ora ripartire Gianfranco Zola. Il nuovo allenatore dei sardi è cosciente che il lavoro da fare non sarà semplice, ma allo stesso tempo sembra essere abbastanza fiducioso a proposito della qualità del gruppo di giocatori con cui dovrà lavorare. Si è parlato già di tattica, di schemi, dei criteri che porteranno alle sue scelte domenica dopo domenica. L’ex Chelsea ha avuto modo di vedere all’opera il Cagliari in questa stagione e l’impressione è stata positiva anche se non mancano i difetti che andranno corretti, ma la sua conferenza stampa si apre con un pensiero per lo sfortunato allenatore della Torres:

Parto con un augurio per Cosco, tecnico che ha lasciato la Torres per problemi di salute. Il mio primo pensiero è per lui. Cagliari per me è un posto speciale. Ho fatto questa scelta perché per me rappresenta tanto, come sardo, ho l’opportunità di lavorare in un club che ha idee e che vuole portare avanti una filosofia che mi piace. Zeman? Provo grande rispetto per lui, mi spiace trovare il Cagliari in questa situazione. Da parte mia continuo sul progetto Zeman, c’è poco da cambiare. Semmai c’è da migliorarlo, rendendolo più funzionale. Ho visto dal vivo la squadra due volte, in entrambe le occasioni la squadra mi ha fatto un’ottima impressione e lo dissi anche pubblicamente. Voglio che vengano fuori, che sboccino i nostri valori, sempre che si capisca una cosa. Una squadra come il Cagliari deve poter lavorare in simbiosi con tutti. Sappiamo attaccare benissimo, a partire dagli attaccanti dobbiamo imparare a difendere benissimo.

Zola precisa subito un aspetto del suo modo di lavorare: per lui non ci sono senatori o intoccabili, a giocare saranno sempre e solo i giocatori più in forma. L’unica eccezione sarà rappresentata dalle prime uscite del nuovo anno quando, per forza di cose, dovrà un po’ ripercorrere le scelte del suo predecessore. Si è parlato anche di mercato, ma anche in questo caso il tecnico ha preferito rimandare il discorso, prima ha bisogno di un po’ di tempo per conoscere il materiale che ha fra le mani, anche se qualche idea ce l’ha già:

Ho cominciato col 4-3-3, ma ho usato anche la difesa a 3 al Watford. Il 3-5-2 lo usai per necessità e lo tengo in considerazione come alternativa. Io non voglio rompere col passato, vorrei continuare su questa strada, ma le alternative ci sono e sono importanti. La formazione la fa la squadra, saranno i più in forma a giocare. Non ho preclusioni, ho fatto giocare diciassettenni dopo che erano a lavoro con me da dieci giorni a discapito di un trentottenne o viceversa. Sono stato allenato da diversi bravi allenatori, da Scala a Sacchi. I miei modelli sono Zeman e Guardiola. Il mercato? Stiamo valutando la situazione. Prima di intervenire voglio vedere il materiale a disposizione. Preferisco prima entrare a contatto con la squadra e poi fare un’analisi. Oltre a Cossu, Conti e Ibarbo, a me sono piaciuti molto sia Ekdal che Crisetig. Ci sono elementi che possono esplodere. Mi hanno parlato bene anche di Longo.

Ha parlato anche il presidente del Cagliari, Giulini ha ringraziato Zeman per la professionalità dimostrata fino all’ultimo giorno in Sardegna. Ma in questo momento serviva cambiare, la pesante sconfitta con la Fiorentina è stato forse il momento in cui ha avuto questa percezione:

Il progetto va avanti, anche se è cambiato un attore. Il protagonista vero è il Cagliari, anche se spesso ci si è concentrati sui personaggi. Il nostro obbiettivo è portare avanti il Cagliari, a prescindere da chi sia il tecnico. Siamo convinti di avere scelto la personalità giusta: la tenacia, l’umiltà e il background di Zola sono valori di cui avevamo bisogno. Ho grande affetto nei confronti di Zeman, ma questa è una cosa che preferisco serbare per me. Dopo la sconfitta contro la Fiorentina sono crollate le certezze. È difficile quando si perde con un passivo tanto pesante convincere i giocatori che tutto sommato hai fatto una buona partita. Ho letto che la scelta di portare qui Gianfranco sia stata suggerita dal marketing; tutte sciocchezze. La società ha sempre avuto le idee chiare, e Zeman si è dimostrato ancora una volta persona pulita: ha allenato la squadra per altri quattro giorni, nonostante sapesse di essere già stato esonerato. Dobbiamo ritrovare intensità, sia in campo che in allenamento.

Nella sua avventura Gianfranco Zola sarà accompagnato da Pierluigi Casiraghi che sarà l’allenatore in seconda, con loro anche Oscar Erriu. Gli altri membri dello staff saranno Sebastiano Porcu, analista video, Gianfranco Ibba, preparatore atletico, Nico Facciolo rimarrà preparatore dei portieri e a questi potrebbe aggiungersi nei prossimi giorni anche Stefano Repetti.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 29-12-2014


Emanuelson, a Roma record di panchine: ora lo vuole il Genoa

Fiorentina, dilemma portiere: tribuna per Neto, se non rinnova spazio a Tatarusanu