La Roma è a un bivio della stagione e nelle prossime ore si saprà quale sarà il destino di Zdeneck Zeman. L’ex allenatore del Pescara, accolto in pompa magna dalla stampa capitolina (e non solo) e dalla tifoseria giallorossa sembra solo, tremendamente solo. Contro il Cagliari si è vista una squadra smidollata, forse totalmente e consapevolmente refrattaria agli insegnamenti del boemo, abbandonata anche dal proprio pubblico. Quel pubblico che ormai ha voltato le spalle anche a Zeman esponendo uno striscione che invitava la dirigenza a cacciare il tecnico.

Una dirigenza che mostra segni di debolezza, annaspa nel buio ed è incapace di prendere una decisione, probabilmente perché disarticolata con troppe voci in capitolo e nessuna veramente influente tra Italia e Stati Uniti. Gli acquisti sono stati fatti, alcuni adeguati, altri ancora impreparati al calcio italiano. L’acquisto principale voluto dalla piazza e dai giornali è arrivato, ma non si sta dimostrando all’altezza. Se per Luis Enrique potevano sussistere motivazioni di origine tecnica (erano in molti a dire che la rosa della Roma nella scorsa stagione era lacunosa), quest’anno qualcosa è cambiato.

Ma evidentemente alcuni giocatori non sono pronti, o sopravvalutati, oppure è Zeman parte del problema. Il calcio italiano non aspetta più di tanto i progetti rivoluzionari. A Roma ancor meno, e ti volta le spalle come nel caso di molti tifosi romanisti. Ma il boemo respinge ogni critica ed è storicamente poco avvezzo ai mea culpa:

“Io per una partita non mi dimetto, non credo che questa partita sia certificazione di una stagione sbagliata. Oggi c’era solo confusione. Il Cagliari ha vinto con merito. Magari c’erano due rigori per noi ma non cambiava prestazione né il risultato. Io sono a disposizione della società, sono un dipendente. Mi dispiacerebbe se accadesse perchè penso che questa squadra può fare un buon calcio. Abbiamo sbagliato l’approccio, abbiamo messo in campo tanta voglia, ma poco cervello. E il calcio si gioca con la testa. Stasera abbiamo portato troppo palla giocando sempre sul chiuso, non siamo riusciti a proporre il nostro gioco e ci siamo sbilanciati, subendo tante ripartenze. Il gol preso dopo pochi minuti ci ha fatto innervosire. Colpa delle polemiche della settimana? Non penso, ciò che accade fuori dal campo non deve influire sulla squadra. Abbiamo preso un gol da rimessa laterale e sulla seconda rete del Cagliari c’è un errore individuale grosso. Cosa possiamo farci? Spesso capita a noi. La situazione in città non è normale. Ci sono attacchi dalla mattina alla sera, non solo a me ma anche alla società ed ai giocatori. Non ci volete aiutare? Andiamo avanti da soli”.

Roma – Cagliari 2-4: le foto della partita

Roma - Cagliari 2-4: le foto della partita
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ultimo aggiornamento: 02-02-2013


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Zeman, ecco l’esonero dalla Roma. La notte porta consiglio, il boemo messo alla porta.