Luca Toni in un’intervista pubblicata stamane su Il Corriere dello Sport torna a parlare della sua esperienza con la maglia bianconera. Il centravanti della Fiorentina ha giocato a Torino per un anno, a partire dal gennaio del 2011; è suo il primo gol della Juventus nel nuovo stadio (segnò nell’amichevole contro il Notts Country). Voluto da Del Neri, il bomber è stato poi messo ai margini della rosa da Antonio Conte. Toni rievoca quei mesi e rinfaccia all’allenatore juventino assenza di chiarezza:

Da piccolo tifavo bianconero, ma non appena sono passato al Modena ho subito cominciato a tifare per le squadre in cui giocavo. (…) Alla seconda partita giocata, in Coppa (Italia, Ndr), mi infortunai al collaterale. Del Neri mi chiese di stringere i denti. Poi arrivò Conte e fui costretto a fare la valigie. A Conte ho semplicemente detto che avrebbe potuto comunicarmelo prima. Ad inizio ritiro mi disse che rientravo nei progetti. Poi ha cambiato idea.

Da lì il passaggio, non particolarmente fortunato, al Al Nasr e quindi il ritorno a Firenze, all’inizio di questa stagione e avvenuto dopo un fatto drammatico: in seguito alla morte alla nascita del primogenito, il calciatore aveva pensato all’addio, ma la compagna Marta Cecchetto lo ha convinto a continuare:

Dopo quello che ci era successo, con Marta, abbiamo deciso di staccare per un po’. Siamo andati in Sardegna, per trascorrere del tempo con le persone più care. E’ stato lì che le ho detto: “Marta, ho deciso di smettere di giocare a pallone”. Lei mi ha risposto semplicemente: “Ma se ti diverti ancora a giocare, come fai a smettere. E allora, vai a divertirti”. Aveva ragione lei. Sembrava che mi dovessi trasferire al Parma. Conosco il presidente, Ghirardi. Sarebbe stata una soluzione ideale, vicino a Modena, casa mia, casa mia e di Marta. Fino a quando non ho ricevuto la chiamata del mio procuratore. Mi chiamò e mi disse: “Luca, guarda che il passaggio di Berbatov alla Fiorentina sta saltando”. Io dissi pochissime parole, forse solo una: stringi. Io ci sono, io voglio tornare a Firenze. Era la sfida di cui avevo bisogno.

Sabato pomeriggio Toni torna allo Juventus Stadium, da avversario della Signora. Il bomber che sta trascinando i viola soprattutto in queste ultime complicate settimane, ammette di temere Vucinic perché “salta l’uomo come nessuno” e Barzagli “il più forte del suo ruolo in Italia”.

Foto | TM News

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ultimo aggiornamento: 07-02-2013


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