Domenica 7 aprile i cittadini romani sono chiamati alle urne per scegliere il candidato sindaco del Partito Democratico, tra i pretendenti alla poltrona di primo cittadino c’è anche Paolo Gentiloni, già assessore al turismo nella capitale negli anni a cavallo del giubileo del 2000. L’ex ministro delle comunicazione del governo Prodi è impegnato nelle ultime battute di questo primo stralcio di campagna elettorale, dovrà provare ad avere la meglio su Ignazio Marino, ma soprattutto su David Fassoli se vorrà sfidare a maggio Alemanno nella corsa al Campidoglio.

Oggi Gentiloni è stato invitato ad affrontare un tema molto caro ai romani, per lo meno alla fetta che professa una fede giallorossa, e cioè la costruzione del nuovo impianto di proprietà nella zona dell’ippodromo di Tor di Valle. Interpellato da Radio Radio il candidato alle primarie dei democratici ha fatto capire che le priorità sono altre, allo stesso tempo però non ha voluto deludere una bella fetta di quelli che potrebbero essere suoi potenziali elettori: “L’impianto della Roma a Tor di Valle? La città ha altre priorità, ma se verrà presentato un progetto valido il Comune ha il dovere di agevolarlo”. Come dire, la società giallorossa pensi a presentare un progetto credibile, al resto si penserà di conseguenza.

Decisamente più possibilista è stato un paio di settimane fa Gianni Alemanno, lui che è già sicuro di essere nuovamente il candidato del centrodestra. Il sindaco della capitale era intervenuto in merito alle polemiche scatenate dai dipendenti dell’ippodromo di Tor di Valle che, già vessati dalla crisi che ha investito il mondo dell’ippica, hanno visto ancora più in pericolo il loro posto di lavoro nel caso decollasse il progetto giallorosso. Anche il primo cittadino in carica ha cercato di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, ricordandosi di essere alle porte di una campagna elettorale che si preannuncia accesissima ha così tranquillizzato un po’ tutti:

Lo stadio della Roma si farà a Tor di Valle. Tra qualche settimana verrà presentato il progetto: non c’è alcun ripensamento. Ho parlato con i costruttori e con la società, sono tutte balle. Il trotto, ammesso che rimanga a Tor di Valle, non interferirà minimamente con lo stadio della Roma. Il problema dell’Ippica si può anche risolvere in quello stesso luogo o a Capannelle, anche se ci sono delle resistenze.

Una situazione quindi per niente facile. Ancora il progetto della Roma non è ben definito, si sa che gli americani vogliono uno stadio che possa ospitare tra le 50 e le 60 mila persone, ma non è ancora chiaro se la struttura sorgerà a fianco dell’attuale ippodromo o al suo posto. In queste ultime la zona di Tor di Valle è stata messa sotto accusa, nei pressi dell’ippodromo passa infatti il Tevere e il sottosuolo stesso sarebbe molto umido, caratteristica che allungherebbe i tempi di realizzazione dei lavori.

Le prime stime hanno sempre indicato la stagione 2016/2017 come quella del battesimo della nuova casa della Roma, mentre la prima pietra nel cantiere dovrebbe essere posta almeno nell’estate del 2014. Ad oggi sembra poco probabile che questi tempi possano essere rispettati, e se tra gli scettici c’è addirittura il capitano giallorosso allora è davvero difficile lasciarsi andare ai sogni. Francesco Totti si è infatti espresso così: “Il nuovo stadio? Lo ha detto il presidente Pallotta. Ben venga se un giorno ci sarà ma penso che sarà difficile”. Se questo progetto non fosse altro che un buon argomento per la campagna elettorale sarebbe un peccato, l’ennesima occasione sprecata.

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ultimo aggiornamento: 04-04-2013


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