In seno al Milan la grande maggioranza degli uomini che contano, quindi inclusi Galliani e Braida, sono fortemente convinti di ottenere la Champions League e che la prima necessità sia trovare il giusto ricambio di Mario Balotelli in vista del doppio impegno: un giocatore che atleticamente non sposti l’eventuale struttura di gioco che verterà intorno all’ex Manchester City e che accetti senza troppe remore sostanzialmente di fungere da riserva o da attaccante aggiunto nei casi in cui dovesse servire il classico assalto finale.

Insomma, l’uomo in questione non sarebbe Giampaolo Pazzini, per il quale si sono fatti avanti tre club (due italiani tra i quali la Sampdoria), che è più uomo d’area e che ormai pare non aver più voglia di dover convivere con la panchina. Sarà allora per tutta questa serie di motivi che in zona via Turati torna a serpeggiare il nome di Amauri, giocatore da sempre apprezzato dal Milan che provò in passato anche a trattare direttamente con la Juventus.

Oggi il brasiliano è tornato ad essere un calciatore efficace e, soprattutto, è di proprietà del Parma. Tra rossoneri e ducali c’è infatti un ritorno di feeling in termini di collaboratività (qualcuno parla anche di un futuro a Milan per il direttore Pietro Leonardi, con quale ruolo non è ancora chiaro…) che potrebbe coinvolgere anche altri 2 o 3 calciatori a prescindere da ciò che deciderà Berlusconi sul conto di Donadoni.

Per inciso, Amauri coglierebbe al volo l’occasione per un possibile rilancio che avrebbe anche il sapore di una piccola rivincita nei confronti della Juventus, convinto di poter ancora essere decisivo anche se ormai meno mobile rispetto ai tempi di Palermo e dei primi mesi in bianconero: l’ingaggio non è più un problema, visto che si è attestato intorno ai 2 milioni, e l’Italia resta la sua opzione primaria nonostante le sirene di alcuni club di medio rango tedeschi e del Palmeiras.

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ultimo aggiornamento: 17-04-2013


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