Paolo Di Canio non ha preso per niente bene le fotografie che immortalano Phil Bardsley ubriaco per terra in un casinò coperto da banconote da 50 sterline (potete vederle in fondo al post, insieme a lui c’era anche il compagno di squadra Matthew Killgalon). L’allenatore del Sunderland ieri sera in conferenza stampa ha annunciato che essi non giocheranno più finché sarà lui a guidare il club inglese perché c’è bisogno di “accrescere la professionalità” e di “rispettare la dignità del club, i tifosi e le regole di questo sport”.

L’ex calciatore di, tra le altre, Juventus e Lazio ha continuato la sua reprimenda esplicitando le dure critiche ai due atleti, che erano usciti per festeggiare la salvezza del Sunderland, conquistata già lo scorsa settimana:

Non è questione che non possano uscire con gli amici e tornare alle 2 o alle 3 di notte; su questo si può chiudere un occhio. Ma non imbottiti di alcool e barcollando in quel modo, non ci si può comportare così.

Di Canio, che ha asserito che “non ci sono scuse per comportarsi così” e che ha assicurato che d’ora in poi sarà più severo, ha aggiunto, non nascondendo la delusione:

In una settimana ho inflitto multe a 7 giocatori per indisciplina. Non è accettabile.

L’allenatore italiano ha ammesso che al Sunderland ha trovato “un ambiente peggiore in termini di disciplina” rispetto al Swindon, che milita in League Two e i cui calciatori di non certo non brillavano per condotta ed anzi erano “arroganti e ignoranti”. Quindi ha citato un caso avvenuto recentemente, che spiega il perché della sua arrabbiatura:

Un giocatore non è venuto ad alleanrsi perché ha detto che aveva un’intossicazione alimentare. Il medico ha cercato di contattarlo ma lui ha tenuto spento il suo telefono per tre ore. Questo è il motivo per cui ti dico che abbiamo fatto un miracolo (rimanendo in Premier League, Ndr).

Foto via Twitter

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ultimo aggiornamento: 20-05-2013


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