Nel segno di Keita. La Lazio, trascinata dal ragazzino spagnolo, vince a Verona e si lascia alle spalle una settimana contraddistinta dalla cessione di Hernanes, contestata a gran voce dalla tifoseria, e dall’eliminazione in Coppa Italia a Napoli. Reja dimostra ancora una volta di essere il vero artefice della rinascita in campionato: con lui in panchina 3 vittorie e 2 pareggi, biancocelesti imbattuti nel 2014. Il derby della capitale, tra una settimana, si preannuncia scoppiettante. Alcuni numeri – A Verona i capitolini hanno trovato il secondo successo esterno di questo campionato, mentre i veneti hanno raccolto soltanto otto punti tra le mura amiche nella stagione in corso, meno di ogni altra squadra della Serie A.

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I gialloblu hanno vinto solo una delle ultime otto partite casalinghe di campionato, perdendo cinque volte, e non vincono da sette giornate (tre pareggi e quattro sconfitte). Per la Lazio è la settima vittoria al Bentegodi, una sola quella del Chievo (nel 2002), tre i pareggi. Un sola vittoria per il Chievo negli ultimi dieci confronti di Serie A con la Lazio: cinque i successi dei biancocelesti, incluso il 3-0 dell’andata.

A fine partita Reja è già in clima derby:

“Spero che quelli della Roma fatichino parecchio contro il Napoli e anche se si infortunasse qualcuno non sarebbe male. Hanno grandi giocatori, vanno via come delle schegge e diventa difficile fermarli, ma la mia difesa sta crescendo. Contro il Chievo è stata una buona prestazione rispetto alle ultime. Keita? E’ cresciuto molto fisicamente, lo conoscevo già e oggi ha lavorato molto bene, rientrando anche in difesa. Sta crescendo ma deve mantenere questa umiltà. Marchetti? Non sta ancora bene, ha avuto un problema all’adduttore e ha ancora dei problemi, quando starà bene me lo dirà. Berisha ci fa dormire sonni tranquilli, anche se oggi ha riposato. Quando è stato chiamato in causa ha sempre offerto ottime prestazioni. Provo una grande soddisfazione, ma sono stato facilitato perché già conoscevo bene la squadra. Sono gratificato sul piano professionale ma anche personale perché i giocatori mi stanno dimostrando grande attaccamento”.

La delusione di Corini:

“Il gol dopo pochi minuti è stato decisivo, abbiamo creato occasioni senza trovare il pareggio. Anche nella ripresa abbiamo avuto delle occasioni, ho provato anche le tre punte, ma la Lazio ha fatto molto bene e ha meritato la vittoria. Almeno non abbiamo subito grossi recuperi da Sassuolo, Catania e Livorno. La società ha fatto quello che poteva in sede di calciomercato. Io avevo chiesto giocatori adatti a migliorare la qualità e non le dimensioni della rosa. I giocatori arrivati hanno il mio gradimento tecnico”.

Chievo-Lazio 0-2 (Candreva, Keita) | Foto

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