Cesare Prandelli non vede l’ora di mettersi al lavoro con la truppa azzurra, speranzoso di ben preparare i Mondiali e di capire al meglio chi lasciare a casa tra i 31 pre-convocati; per il tecnico di Orzinuovi il dado ormai è tratto, anche per questo non ha potuto che tapparsi le orecchie per le critiche ricevute, inevitabili e puntuali come ogni quadriennio, per aver escluso questo o quel calciatore. La domanda che in tutti i bar d’Italia i calciofili si sono fatti è stata: ha operato le migliori scelte possibili? E ancora: c’era qualche altro giocatore che non ha considerato e che invece poteva esser utile alla causa? Partendo da questi interrogativi, abbiamo provato a immaginare una Nazionale “ombra” e alla fine abbiamo scoperto che non avrebbe nulla da invidiare a quella “ufficiale” di scena in Brasile tra un mese.

Nonostante l’impossibilità di “convocare” alcuni dei giocatori che poi saranno depennati e costretti a rimanere in Italia, ne esce fuori una rosa comunque di primo piano, capace perché no di battere i colleghi scelti dal selezionatore. Si parte dal trio di portieri, un mix di esperienza e beata giovinezza con De Sanctis titolare, Scuffet dodicesimo e Consigli a fare da terzo; la difesa se catechizzata alla perfezione e se i suoi interpreti giocassero al massimo delle loro possibilità, potrebbe essere di tutto rispetto con Ogbonna e Astori al centro, mentre sulle fasce opererebbero Cassani e Criscito, in alternativa al centro potrebbero scendere in campo Lucarelli e Biava, D’Ambrosio il jolly sugli esterni. Passiamo alla fase nevralgica del campo con i centrocampisti.

Anche in questo caso la mancanza di esperienza di alcuni mediani potrebbe alla fine costar cara, ma sulla carta sarebbero tutti capaci di fare uno mondiale dignitoso: occorrerebbe tutto il cuore e la classe di Cigarini e Poli nel mezzo, sugli esterni invece Florenzi e Giaccherini sarebbero liberi di furoreggiare; di riserva anche Conti per recuperar palloni e Lodi quando c’è bisogno di geometrie, senza dimenticare Alino Diamanti nel caso di un cambio modulo. In attacco, infine, si va sul sicuro: Totti dietro Gilardino sarebbe una soluzione, così come Di Natale a suggerire Toni, con Berardi e Giovinco in rampa di lancio. Una bella squadretta, non è vero? Ricapitoliamo dunque i 23:

Portieri: De Sanctis (Roma), Consigli (Atalanta), Scuffet (Udinese)

Difensori: Astori (Cagliari), Criscito (Zenit), Lucarelli (Parma), Biava (Lazio), Ogbonna (Juventus), D’Ambrosio (Inter), Cassani (Parma).

Centrocampisti: Cigarini (Atalanta), Florenzi (Roma), Diamanti (Guangzhou), Giaccherini (Sunderland), Conti (Cagliari), Poli (Milan), Lodi (Catania).

Attaccanti: Toni (Verona), Gilardino (Genoa), Berardi (Sassuolo), Giovinco (Juventus), Di Natale (Udinese), Totti (Roma).

Non mancherebbero i delusi per le esclusioni: Antonelli, Antonini e Molinaro speravano fino all’ultimo di rientrare nel listone, Bonaventura e Gabbiadini esclusi per ragioni tattiche ma comunque amareggiati, niente da fare ancora una volta per Osvaldo. Un giochino, solo un passatempo, ma alla fine ci si chiede seriosi: questa squadra potrebbe sulla carta fare meglio della Nazionale di Prandelli? Impossibile pensare una cosa del genere? Chissà.

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