David Beckham al Milan e Jay Bothroyd al Perugia: finisce qui la lista di giocatori inglesi che hanno militato in Serie A nel nuovo millennio, ma anche negli anni ’90 non è che il gruppo fosse così nutrito coi massimi esponenti identificabili coi nomi di David Platt, Paul Ince e Paul Gascoigne. E’ sempre una rarità che calciatori provenienti dall’Inghilterra si accasino in Italia, fa perciò specie vedere un bandiera della Nazionale di Sua Maestrà approdare nella nostra capitale per difendere i colori della Roma: oggi è cominciato il ritiro dei giallorossi e alle dipendenze di mister Rudi Garcia c’era anche il terzino Ashley Cole, presentato alla stampa nel primo pomeriggio 24 ore dopo il maliano ex Barcellona Seydou Keita. I giornalisti non hanno potuto esimersi dal chiedergli il motivo di tale reticenza degli inglesi nei confronti del calcio italiano (e non solo):

“Forse sono i calciatori britannici ad avere paura di tentare un’avventura all’estero. Si ha paura di affrontare una cultura diversa. Per quanto mi riguarda ho colto al volo questa opportunità per uscire da Londra, dalla quale professionalmente parlando non mi ero mai distaccato, e provare un nuovo stile di vita”.

Effettivamente a Cole gli si aprirà un mondo dopo 15 stagioni a calcare i campi londinesi con le maglie di Crystal Palace, Arsenal e Chelsea, per un totale di 580 partite giocate (e 17 gol), senza dimenticare le 107 apparizioni con la maglia dell’Inghilterra. Non gli manca di certo l’esperienza, mentre la Roma che lo ha prelevato a parametro zero facendogli firmare un contratto biennale spera di ripetere un’operazione alla Maicon, in qualche modo rinato sulla sponda giallorossa del Tevere:

“Ho scelto la Roma per continuare a collezionare presenze in Champions. Questo è un grande club, ambizioso. Questa è una sfida per me, con l’obiettivo di vincere ancora. Pressioni? Non le temo. Ho sempre lottato in Inghilterra per il mio posto. Mi sono però subito accorto dell’amore che i tifosi hanno nei confronti della loro squadra. Sono qui anche per questo, per vivere queste emozioni. Scaricato da Mourinho? In realtà ho avuto un buon rapporto con lui. Gli anni, però, passano per tutti e probabilmente non ero più utile per il progetto del Chelsea. A quel punto il mio agente mi ha parlato della Roma e di quanto fortemente mi volessero per il loro progetto. Perciò ho colto al volo questa possibilità. Spero di vincere il campionato con la Roma”.

Profilo basso e grande determinazione, sedici trofei non si conquistano per caso; per fare bene in Europa c’è bisogno anche di giocatori che di partite importanti ne hanno giocate un bel po’, come Samuel Eto’o accostato da giorni ai capitolini e che Cole accoglierebbe a braccia aperte, conoscendolo per altro molto bene avendoci giocato insieme la scorsa stagione tra le fila del Chelsea:

“Ho sentito queste voci e l’unica cosa che posso dire che stiamo parlando di un grande giocatore e di un grande bomber. Con lui la squadra potrebbe migliorare, ma certe decisioni non spettano a me, ma alla persona che siede al mio fianco (Zanzi, ndr)”.

E a chi gli chiede lumi sulla sua condizione, Ashley Cole risponde sereno:

“Sto bene, mi sento in forma, ma devo recuperare la condizione com’è normale che sia. La prima seduta di lavoro è andata bene. La prossima settimana voleremo negli USA e al ritorno saremo già in buona condizione”.

Il morale tra le fila della Roma, e non ultimo in seno ai suoi tifosi, è già altissimo.

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ultimo aggiornamento: 15-07-2014


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