Stavolta è tutto vero, nonostante la diffidenza dei tifosi laziali preoccupati di assistere ad un’altra trattativa fallita all’ultimo momento. Con il volo AZ 7717 delle 22:35 proveniente da Amsterdam, Stefan de Vrij è atterrato a Fiumicino accolto da decine di sostenitori biancocelesti. L’aereo è arrivato in ritardo a Roma, un contrattempo che ha suscitato il sarcasmo di alcuni tifosi: “Ci sarà stato l’inserimento di Walter Sabatini nella trattativa…”. L’ex Feyenoord è stato eletto, a soli 22 anni, miglior difensore nell’ultimo Mondiale in Brasile.

Il club capitolino era concentrato su de Vrij prima che iniziasse il Mondiale e contava sulla sua parola, ma l’exploit con la maglia dell’Olanda, sotto la guida di un maestro della panchina come van Gaal (il commissario tecnico, ora allenatore del Manchester United, avrebbe accolto con favore la scelta di de Vrij: “La Serie A è ancora la migliore scuola difensiva del mondo”) aveva indotto il Feyenoord a temporeggiare per sperare in offerte economiche più vantaggiose. La Lazio ha alzato l’offerta da 5,5 a 8,5 milioni pagabili in tre rate entro un anno e la società di Rotterdam a quel punto ha accettato.

Il giocatore firmerà un contratto di 5 anni a circa 1,3 milioni a stagione. In mattinaca svolgerà le visite mediche di idoneità presso la clinica Paideia. La giovane età di de Vrij spinge la Lazio alla ricerca di un altro difensore, possibilmente più maturo, da affiancare all’olandese. Il nome più gettonato nelle ultime ore è quello del nazionale messicano Rafael Marquez, svincolato ex Barcellona. L’ingaggio alto del trentacinquenne non favorisce un avvicinamento tra le due parti. L’alternativa è un vecchio pallino di Tare e Lotito: l’uruguaiano Diego Lugano. Più tortuosa la via che porta a Gabriel Paletta del Parma.

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