La Roma ieri sera è uscita sconfitta dalla decisiva sfida contro il Manchester City e ha dovuto dire addio alla Champions League, dopo un inizio più che incoraggiante la qualificazione agli ottavi sembrava essere a portata di mano dei giallorossi. A rovinare i piani di Garcia molto probabilmente è stato il gol subito nei minuti finali in quel di Mosca e forse anche la rimonta pazzesca degli inglesi contro il Bayern, apparso molle e demotivato nei minuti finali della partita all’Etihad di quindici giorni fa. La “retrocessione” in Europa League danneggia il club della capitale anche da un punto di vista economico, danni che possono essere arginati soltanto provando ad andare avanti nella competizione, come fece lo scorso anno la Juventus.

Il meccanismo di distribuzione dei soldi del cosiddetto “market pool”, quelli collegati all’appeal delle singole federazioni e dei suoi club in termini televisivi e d’immagine, è abbastanza semplice. A inizio anno ogni federazione sa quanti soldi riceverà per la partecipazione delle sue squadre alla Champions League e all’Europa League. Questi vengono divisi in base al piazzamento in campionato nella stagione precedente alle partite disputate dalle squadre in questione nelle singole competizioni. Per le italiane in Champions quest’anno sono stati messi a disposizione 80 milioni di euro (dal prossimo anno diventeranno 110), la prima metà è stata divisa tra Juventus e Roma che hanno così tratto vantaggio dall’eliminazione prematura del Napoli, 22 milioni sono andati ai bianconeri, 18 ai giallorossi.

La Roma “regala” tre milioni alla Juventus

Gli altri 40 milioni vengono divisi invece in base a quante partite vengono giocate. Fino ad ora sia la Roma che la Juventus hanno giocato 6 partite, quindi a entrambe spetterebbe la metà. L’eliminazione della Roma però fa sì che con gli ottavi di finale i bianconeri si porteranno a otto partite, tradotto in soldoni significa che nelle casse dei campioni d’Italia ci saranno 22,85 milioni sottratti proprio dalla somma che spetta alla Roma. In qualche modo la Roma si deve augurare che la Juventus esca prima possibile dalla Champions perché più va avanti e più la sua parte di market pool si assottiglia. Se per assurdo immaginiamo la squadra di Allegri protagonista di una cavalcata vincente fino alla finalissima, a quel punto alla Roma resterebbero solo 12,6 milioni, mentre ai bianconeri ne andrebbero 27,4.

Questo meccanismo in pratica mette contro le squadre dello stesso paese, ad esempio la Juventus l’anno scorso è arrivata a mettere da parte 37 milioni solo dal market pool, i primi 32 dalla Champions e altri 5 dall’Europa League, questo perché le altre italiane non sono andate oltre gli ottavi di finale mentre i ragazzi di Conte raggiunsero la semifinale. Anche per questo, e non solo per curare le ferite lasciate dalla Champions, la Roma dovrà cercare di fare il massimo in Europa League. Basti pensare che complessivamente i bianconeri dalla loro partecipazione lo scorso hanno hanno ricavato 7 milioni di euro, molti di più del Napoli, anche esso reduce dalla competizione maggiore ma eliminato prima, che si è dovuto accontentare di meno di 2.

I giallorossi non hanno mai vinto un trofeo continentale, ad eccezione di una Coppa delle Fiere e di un Torneo Anglo-Italiano, non sarebbe male chiudere la stagione con questo successo anche per i motivi “veniali” illustrati fino ad ora, fermo restando che come tutti hanno sempre dichiarato l’obbiettivo principale è il campionato. Dalla vittoria dell’Europa League sono partite belle storie di calcio, basti pensare all’Atletico Madrid che proprio in questa competizione ha iniziato a costruire la sua recente fama europea, vincendo due edizioni e anche due Supercoppe, contro Inter e Chelsea, i Colchoneros sono arrivati alla splendida cavalcata che li ha portati a soli tre minuti dalla vittoria della Champions nel maggio scorso.

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ultimo aggiornamento: 11-12-2014


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