E’ stato uno dei protagonisti dell’impresa del Paris Saint Germain contro il Chelsea, eliminando gli inglesi che hanno giocato quasi tutto il match in superiorità numerica. Il Psg di Marco Verratti è nei quarti di finale di Champions League e ora comincia a sognare di proseguire la scalata fino a Berlino.

Lui, l’italiano emigrato in Francia, parla di squadra eroica. “Partite così te le ricorderai quando smetterai di giocare”. A 22 anni, questa data è ancora lontana. “Abbiamo un gruppo di grandi giocatori e di grandi uomini”. Compreso lui, arrivato dalla provincia calcistica ai salotti buoni dell’Europa. L’Italia se l’è lasciato scappare, in tanti ora lo rimpiangono. Il Psg lo blinda.

E lui, sotto sotto, non dimentica il calcio italiano. Il suo primo amore, ossia la Juventus, che avrebbe fatto un enorme affare ingaggiandolo. “La Juve? La tiferò contro il Dortmund. Spero possa passare, per il calcio italiano”. Sano tifo da connazionale? Sì, forse. Ma anche quei poster in cameretta che non si dimenticano: da Del Piero a Buffon. Chissà che non possa ritrovarseli sulla sua strada. Da avversari.

Già, vuoi vedere che il Psg e Verratti tifano Juve anche perché considerano i campioni d’Italia tra gli avversari più abbordabili dei quarti di finale? Più del Borussia, che effettivamente è in ripresa. No dai, cerchiamo di non essere maligni. Verratti si gode il Psg e il momento, ma non può scordare che qualche anno fa il suo sogno era vestire il bianco e nero.

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ultimo aggiornamento: 12-03-2015


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