Si è tenuta oggi in Lega una riunione abbastanza rapida nella quale però è stata presa una decisione molto importante. Arriva ufficialmente anche in Italia la Goal Line Technology, il sistema che avvisa l’arbitro quando il pallone oltrepassa la linea di porta e che mette quindi fine ai gol fantasma. Lo ha annunciato al termine dell’incontro il presidente Maurizio Beretta spiegando anche che il suo debutto ufficiale avverrà molto prima del previsto: “Abbiamo relazionato sullo stato di avanzamento per l’accordo con Hawk Eye per la Goal Line technology che sarà operativa per la finale di Coppa Italia di quest’anno. Formalizzeremo nei prossimi giorni”. La tecnologia scelta è quindi quella dell’occhio di falco che entrerà in azione all’Olimpico di Roma per la sfida tra Lazio e Juventus.

Ma si è parlato anche di un altro importante progetto che va a inserirsi in quella serie di azioni volte a valorizzare il calcio italiano all’estero. Sul tavolo è stata lanciata la proposta di giocare la prima giornata del prossimo campionato in varie città all’estero. La notizia è stata data in anteprima da un euforico Aurelio De Laurentiis ma è ben lontana dal diventare realtà, allo stato attuale è poco più di un’idea che merita sicuramente i dovuti approfondimenti e soprattutto la verifica delle condizioni di effettiva fattibilità. Così il presidente del Napoli ha parlato a Radio Kiss Kiss:

Portare la prima giornata di serie A della prossima stagione in dieci città del mondo diverse, Sky permettendo. Stiamo verificando la fattibilità del progetto che punta a far uscire il calcio italiano dal periodo difficile che sta vivendo negli ultimi anni. L’idea non è mia e si era partiti da Londra ma poi l’appetito vien mangiando. Adesso stiamo pensando a New York, Londra, Parigi, Giacarta, Pechino e Shanghai. Ma ci vuole ancora tempo, ne dobbiamo discutere.

Se da una parte il progetto può sembrare affascinante, dall’altra emergono subito i tanti problemi che potrebbero ostacolarne la realizzazione. Prima di tutto, come precisato dallo stesso De Laurentiis, bisognerà vedere se saranno d’accordo le televisioni che dovrebbero sobbarcarsi dei costi extra per produrre le dieci partite della prima giornata del campionato 2015/2016. Problematica in tal senso potrebbe anche essere l’organizzazione per le venti società coinvolte, non è assolutamente semplice spostare tutti i tesserati dei club in vari angoli del mondo. Poi c’è da pensare anche al fatto che le dieci squadre che giocheranno da calendario in casa perderanno una gara, e il relativo incasso, davanti al proprio pubblico. Delle difficoltà ha parlato anche lo stesso presidente Beretta:

Sono state messe sul tavolo tante idee per la valorizzazione del calcio italiano. Partiamo dal presupposto che ci sia un valore importante da far conoscere. L’analisi dice che ci sono possibilità di promozione del calcio italiano. Bisogna anche vedere le complessità organizzative.

Scettici sono apparsi anche i rappresentanti di altri club della massima serie, pare però che un esperimento del genere potrebbe coinvolgere qualche partita di Coppa Italia. In questo senso sarebbe tutto più semplice, organizzare una singola partita all’estero non è un gran problema, anche se abbiamo visto che per la Supercoppa Italiana spesso non sono mancati gli intoppi. Il progetto di internazionalizzazione sembra essere destinato a restare tale e francamente è un bene, per rilanciare l’immagine del nostro calcio fuori dai confini nazionali serve ben altro, non bastano una manciata di partite giocate all’estero.

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ultimo aggiornamento: 10-04-2015


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