Claudio Lotito sempre più sotto assedio: il suo nome spunta anche nelle carte dei ‘Treni del gol’ ed è forte imbarazzo per la Figc, nella quale ha molta influenza da quando è in carica Carlo Tavecchio. Ora, il consigliere federale potrebbefinire al centro di un processo sportivo, visto che il suo nome è presente in fondo all’ordinanza firmata dal gip Sebastiano Di Giacomo Barbagallo e che ha scatenato il putiferio sul Catania. Il riferimento è alla partita vinta dagli etnei contro l’Avellino con il punteggio di 1-0: secondo il pm Alessandro Sorrentino, quella partita sarebbe stata combinata e se dal punto di vista penale attualmente Lotito non sembra rischiare nulla, da quello sportivo è tutto aperto.

Come sottolinea la ‘Gazzetta dello Sport’, infatti, il super-procuratore Stefano Palazzi è in attesa di acquisire gli atti per far partire i suoi deferimenti. Per Claudio Lotito le ipotesi della ‘rosea’ sono di “slealtà o persino illecito (anche solo tentato)”. Sì, perché il proprietario di Lazio e Salernitana, nonché consigliere federale, sarebbe stato interpellato dal patron del Catania, Antonino Pulvirenti, per dare un contributo al salvataggio dei rossoazzurri.
Non si conoscono le testuali trascrizioni delle intercettazioni, ma il gip nell’ordinanza scrive di un episodio che riguarda proprio Lotito:

“Pulvirenti e Cosentino (presidente e ad del Catania, ndr), in evidenti ambasce per la difficile situazione di classifica della squadra, ebbero a rivolgersi a Claudio Lotito con il quale si registrano numerosi contatti, precedenti e successivi la partita con l’Avellino, e al quale, espressamente, Cosentino riconosceva il merito di averne, in qualche modo, condizionato il risultato, ipotesi questa che la successiva attività investigativa non ha confermato e che tuttavia cozza logicamente con l’eventuale – ma alternativa – consapevolezza dei predetti di aver conseguito l’obiettivo tramite l’attività degli intermediari ai quali in seguito ebbero a rivolgersi sistematicamente”.

Per il Pm, in soldoni, la partita contro l’Avellino è stata vinta dal Catania in seguito a frequenti contatti tra Lotito, Pulvirenti e Cosentino e sarebbe proprio quest’ultimo a confermare al telefono l’importanza dell’intervento del consigliere federale. Purtroppo, quelle intercettazioni non possono essere utilizzate, poiché l’inchiesta nasce da una denuncia di Pulvirenti per minacce, quindi il suo cellulare è finito sotto intercettazione come parte lesa. Mentre la giustizia penale, dunque, dovrà fornire nuove prove, per quella sportiva potrebbe bastare così e per Lotito potrebbe essere una dura mazzata nella sua scalata al vertice politico del calcio italiano, visto che sul suo capo pende sempre il deferimento anche per il caso Iodice.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 28-06-2015


Calcioscommesse: il Carpi e Giuntoli (ora al Napoli) si dichiarano estranei alla vicenda

Scandalo Catania, le ammissioni di Pulvirenti al gip: “Comprate cinque partite”