Questa volta non c’è traccia di invenzione mediatica per tener alto il nome del club: il Milan può quindi dire con grande schiettezza e serenità di aver davvero detto no a tal David Beckham. Circostanza avvenuta tanto più per ben due volte e delle quali lo stesso Adriano Galliani si è premurato di informare le redazioni più importanti sul panorama italiano, quindi non soltanto quella di Milan Channel.

Il retroscena vero, però, riguarda proprio il secondo contatto, avvenuto proprio oggi 16 gennaio nel corso della mattinata dopo che l’intermediario che portò in Italia il campione inglese si è fatto avanti 48 ore prima incassando il primo rifiuto rossonero. Nel frattempo, sapendo di avere una chance, lo staff tecnico del Milan capitanato da Allegri era stato interpellato in merito a questa suggestione, soprattutto immaginando che potesse fosse servire un centrale di centrocampo di esperienza e qualità che sostituisse l’ormai lungodegente De Jong. Picche anche da parte di Allegri e Tassotti.

Ecco allora che la chiamata diretta effettuata stamane dallo stesso Beckham a Galliani entra nel novero delle curiosità da raccontare: l’amministratore delegato rossonero ha garbatamente spiegato al buon David i motivi del no, ribadito anche durante il colloquio, principalmente dovuti alle nuove direttive imposte da Berlusconi nonostante la campagna elettorale in corso. Come dire: sei mesi fa ci avremmo pensato e probabilmente ti avremmo riaccolto a braccia aperte. A questo punto per Beckham tornano in corsa il Monaco e il Queens Park Rangers, perché l’ex Manchester United è uno che guarda i lidi più che le competizioni. Montecarlo e Londra hanno le loro carte da giocare…

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