Mentre l’Inter vive il periodo più complicato della sua stagione e nel giorno in cui è arrivata la nuova sconfitta in campionato in trasferta contro il Genoa (i nerazzurri nelle ultime otto gare hanno vinto in una sola occasione), sono da segnalare le dichiarazioni di Fabio Capello. Il commissario tecnico della Russia, intervistato da Fox Sports, ha attribuito grandi responsabilità della crisi dell’Inter a Erick Thohir, colpevole di non aver investito per rinforzare la rosa:

Quando si parla di squadre importanti, si pensa che quando arriva un nuovo Presidente possa fare qualcosa per rafforzare questa squadra. Thohir non lo sta facendo, questa è la verità. Uno che entra in squadre come l’Inter non può fare certi discorsi, meglio prima vendere, poi comprare. Sono tifosi che hanno ricordi di vittorie, di ricordi felici, non si può pensare ad un anno di transizione. Non mi convince, non sta facendo nulla. L’Inter è un patrimonio del calcio italiano, non possiamo perdere i giocatori più importanti.

Di tutto altro tenore le parole utilizzate da Capello nei confronti del Milan e in particolare di Clarence Seedorf, che ieri sera ha debuttato sulla panchina rossonera conquistando una sofferta ma fondamentale vittoria. Capello ha ricordato che fu lui a scegliere l’olandese per il Real Madrid “quando aveva 20 anni”:

È maturato molto, mi ha dato l’impressione di sapere dove vuole andare, mi ha dato l’impressione di essere convinto delle proprie capacità e, soprattutto, di poter dare qualche cosa in più a questa squadra. Non tanto in fatto di esperienza, perché esperienza come allenatore non ne ha, ma soprattutto come creare il gruppo, creare una certa mentalità, quella mentalità vincente che ha caratterizzato sempre il Milan. L’ostacolo più grande saranno i primi risultati e capire il valore della squadra che ha in mano, perché qualche giocatore lo conosce, ma non li conosce tutti in profondità e questa è una cosa molto importante.

Capello, che nelle scorse ore ha incontrato proprio Seedorf a Milanello e che come lui – nel 1985 – fu scelto da Berlusconi nonostante l’inesperienza da allenatore, ha poi smentito l’indiscrezione sul suo possibile coinvolgimento nel progetto milanista in un ruolo dirigenziale “anche se ho buonissimi rapporti con tutti”.

Dopo aver espresso rammarico per l’addio di Ariedo Braida (“in tutto questo c’ha rimesso solo lui”), Capello ha ammesso che il Milan ha poche possibilità di superare gli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid. Infine il commento sull’esonero di Massimiliano Allegri:

Allegri ha avuto una sola colpa, quella di non andare via la scorsa estate. È un buon allenatore ha vinto uno scudetto, però quando ci sono proposte come quelle che ha avuto dalla Roma… Non ha capito che aveva terminato il suo percorso con la squadra. Un allenatore deve capire quando ha terminato il suo percorso.

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ultimo aggiornamento: 20-01-2014


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