Serie B
Juventus-Palermo: il pari della Roma, l’occasione da non perdere e i giocatori da ritrovare
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La Roma pareggia a Marassi con la Sampdoria e la Juventus oggi pomeriggio ha l’occasione da non perdere in casa con il Palermo, riprendersi i tre punti di vantaggio, svaniti quasi del tutto dopo l’1-1 di Reggio Emilia. Per la prima volta in questa stagione, i bianconeri di Max Allegri giocano alle 15 della domenica. Ma questa è più che altro una curiosità, a meno che la luce naturale invece di quella dei riflettori non possa fare la differenza.
Quello che si aspetta lo Juventus Stadium è rivedere una squadra. Con un gioco. Lasciato chissà dove nel primo tempo di Atene. Smarrito in parte pure con il Sassuolo. L’undici di Iachini è un avversario insidioso, ma tutto sommato è anche l’ideale per cercare di tornare alla vittoria. Amica della Juve di Conte, un po’ meno di quella di Allegri.
Il tecnico toscano dovrà per prima cosa ritrovare tre pilastri della Juve dell’ultimo triennio che, per un motivo o per l’altro, finora hanno fatto scena (quasi) muta. Stiamo parlando di Asamoah, inventato esterno, diventato indispensabile a affamato con Conte, ma messo quasi nello sgabuzzino con Allegri. Di Pirlo che, anche a causa di guai fisici, sta rendendo al di sotto delle sue possibilità.
E poi c’è il caso Llorente. Decisivo l’anno passato, non solo per le sponde e il lavoro sporco, ma anche e soprattutto per i gol. Tanti. Oggi comincerà Morata, ma Nando-gol non si deve intristire in panchina. Deve saper scalare di nuovo le gerarchie dell’attacco. Fino a riconquistare i galloni da titolare. Ci sarebbe anche un quarto giocatore da citare, ovvero Arturo Vidal. Capocannoniere della Juve contiana, finora solo con il Cesena ha dato chiari segnali di esserci di nuovo.
Recuperare questo poker di calciatori darebbe ad Allegri la possibilità di riprendere la marcia. Una marcia che Andrea Agnelli ha detto di volere a tutti i costi. Per tentare un altro poker, quello degli scudetti consecutivi. Un’impresa riuscita solo a un’altra Juve, quella del quinquennio Anni ’30. Allora fu cinquina, ma forse erano altri tempi. La Juve non era odiata e osteggiata come al giorno d’oggi.