A Sassari si sta vivendo una situazione a dir poco paradossale, protagonisti la squadra della città, la Torres che quest’anno milita in Lega Pro Seconda Divisione, e l’allenatore molisano Fulvio D’Adderio, sulla panchina sarda da quest’estate. Domenica sul terreno di gioco del Vanni Sanna è arrivata la terza sconfitta stagionale contro il Santarcangelo, ancora una volta i padroni di casa hanno perso davanti al proprio pubblico incassando tre reti frutto di errori abbastanza evidenti della difesa. Il risultato negativo ha scatenato la contestazione dei tifosi che hanno contestato società, giocatori e, ovviamente, allenatore.
A fine partita D’Adderio si è presentato in sala stampa e, prima ancora che i giornalisti potessero rivolgerli una domanda, ha dichiarato di essere il responsabile principale del clamoroso scivolone. Un modo per tenere lontana dalle polemiche la squadra, per tutelare i suoi ragazzi, ma anche per ammettere eventuali colpe tattiche. La società ha interpretato le parole dell’allenatore come un’anteprima delle dimissioni che sarebbero arrivate di lì a poco, magari sperava fosse quello il significato nascosto dietro le frasi del tecnico. La valutazione però non si è rivelata esatta, D’Adderio non ha nessuna intenzione di mollare e non vede l’ora di potersi rimettere a lavoro per cercare di raddrizzare la stagione.
Il club del neo presidente Domenico Capitani, è in carica da quest’estate, non l’ha presa bene e nella serata di ieri ha diffuso attraverso il suo sito ufficiale un singolare comunicato stampa:
La Sef Torres Calcio, riunita con il presidente Capitani presso la sede, rende noto che, dopo la cocente sconfitta di oggi accompagnata dall’esplosione del malcontento del pubblico, ci si aspettava che mister Fulvio D’adderio rassegnasse le dimissioni. Gesto che sarebbe stato interpretato come ammissione di responsabilità e di rispetto nei confronti della società e della tifoseria. Questo atto sarebbe poi stato valutato dalla dirigenza rossoblù, non da ultimo con la possibilità di riconfermargli la fiducia. Ma nonostante le ammissioni di responsabilità fatte dal mister in sala stampa nel post partita non c’è stato alcun seguito concreto.
La società, preso atto della fermezza delle posizioni di mister D’Adderio, ha pertanto sollecitato le dimissioni ma alle 21:30 di oggi non è stato mostrato alcun segno di comprensione della situazione. Egli ha infatti affermato che, a costo di rivolgersi alla pubblica sicurezza per farsi scortare, sarebbe stato presente alla normale attività di allenamento di martedi. Questo testimonia una non consapevolezza o un’incoscienza da parte dell’allenatore che la società valuterà nelle prossime ore.
In sintesi, dopo le ammissioni di responsabilità ci si aspettava un passo indietro da parte dell’allenatore, al punto da “sollecitare” le sue dimissioni. Per contro D’Adderio, come si legge nella parte finale, ha fatto sapere che non ha nessuna intenzione di accontentare la società, anzi ha rincarato la dose dichiarando che martedì sarà regolarmente al suo posto per dirigere gli allenamenti della squadra, anche a costo di dover richiedere la scorta. La situazione, francamente assurda, è tuttavia molto chiara, la società vorrebbe un cambio alla guida della squadra, forzata anche dalla contestazione dei propri tifosi, ma per evitare di pagare due stipendi preferirebbe che D’Adderio presentasse le sue dimissioni in modo da poter rescindere il contratto prima di ingaggiare un nuovo tecnico. L’atteggiamento ha però indispettito l’ex Spezia che a questo punto non è disposto a mollare di un millimetro, se la Torres vuole un nuovo allenatore dovrà convincersi ad esonerare il molisano, altrimenti sarà difficile uscire dallo stallo che si è creato.
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