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Calciomercato

Manovre in casa Barcellona: Puyol giura fedeltà, Valdes si congeda

Anche oggi a Barcellona è stata giornata di conferenze stampa, dopo quella di ieri con la quale Abidal ha annunciato l’addio ai blaugrana oggi a parlare sono stati Victor Valdes e Carles Puyol, con esiti opposti. Il portiere nelle ultime settimane è stato al centro di molte voci di mercato, una su tutte quella che lo voleva ad un passo dal Monaco che oggi ha ufficializzato Falcao. Ad alimentare l’indiscrezione è stato soprattutto il suo rifiuto di rinnovo questo inverno con il contratto in scadenza nel 2014. La situazione è leggermente differente, in sostanza l’estremo difensore sente il bisogno di cambiare aria ma non sarebbe dispiaciuto se potesse avere la possibilità di aspettare un altro anno, di fatto ha passato la patata bollente alla società.

Più di tutto ha voluto rivolgersi ai tifosi per spiegare le ragioni che lo hanno portato a rifiutare il rinnovo del contratto, motivazioni che non sono economiche, piuttosto è l’esigenza di rimettersi in gioco dopo tanti anni passati a difendere la porta di quella che forse è stata la squadra più forte di sempre:

Vorrei chiedere scusa a tutti per questi mesi di silenzio, sento di dover dare una spiegazione ai tifosi, in particolare ai soci, un po’ a tutti. Sono ormai vent’anni che sono qui, sono arrivato nel 1992 e sono dodici anni che sono in prima squadra. Ho condiviso lo spogliatoio con i migliori giocatori del mondo, ho alzato moltissimi trofei e tutto questo è grazie al Barça che mi ha dato tutto. Io e tutta la mia famiglia dobbiamo tutto a questo club. Però essere il portiere di questa squadra è una grossa responsabilità e la sento fin da quando ero appena una ragazzino. La mia è una decisione che è andata maturando nel corso degli anni e soprattutto psicologicamente la sto soppesando da tempo. Credo che il mio ciclo, calcisticamente parlando, finisce con la scadenza del contratto ed è questo che ho detto alla società quando mi ha proposto il rinnovo a gennaio. Ripeto, devo tutto a questo club e non posso permettere che venga fatta nessuna speculazione, soprattutto economica. Non è una questione di soldi, l’ho detto e sono stato capito, anche questo è il bello di questa squadra.

Parole che sembrano avere il sapore di un addio, anche se Valdes non la pensa proprio così. Lui vuole che sia presa una decisione per il suo bene ma soprattutto per il Barcellona e l’aver comunicato con largo anticipo le sue intenzioni rientra in questo ordine di idee, poi da la sua benedizione a colui che secondo molti sarà il suo erede:

Io ho comunicato la mia decisione, ora abbiamo un anno e mezzo per trovare la miglior soluzione possibile. Per il mio bene, ma soprattutto per il bene del Barça. Sento che il mio ciclo finisce con questo contratto, nel 2014, però ci tengo che sia trovata la migliore soluzione. Lo devo a questa squadra e poi ho ancora un anno di contratto. Non sento che quella di domani contro il Malaga sia la mia ultima partita con questa maglia, non ho questa sensazione. La mia decisione è frutto della responsabilità e della pressione che sento qui, penso che sia finito un ciclo, nientr’altro, ma difenderò questa maglia alla morte fino all’ultimo giorno. Pepe Reina come mio erede? Ha esperienza internazionale, è uno dei migliori al mondo, ha tutto per giocare nel Barcellona.

Di tutt’altro tenore le parole del capitano storia, quel Puyol che manca dai campi da un bel po’ di tempo alle prese com’è con un fastidioso infortunio muscolare. Il difensore ha parlato ma non per annunciare l’addio ai blaugrana quanto per rassicurare tutti che lui malgrado l’età, 35 anni compiuti ad aprile, sogna di restare al Camp Nou per tutti e tre gli anni di contratto che ancora lo legano al club catalano. Le precarie condizioni fisiche degli ultimi tempi però lo hanno portato addirittura ad offrire la rescissione del contratto, pur di non pesare sulle casse societarie:

La mia intenzione è quella di farmi trovare pronto per l’inizio della prossima stagione. Voglio restare qui, ho ancora tre anni di contratto e se potessi lo prolungherei. Ho sempre detto di voler giocare fino a 40 anni, ma se sono un peso sono pronto a farmi da parte. Se non sto bene rescindo, ringrazio tutti e me ne vado. Se però mi dicono che vogliono recuperare il prima possibile sono pronto, fino ad ora non è stato possibile a causa di qualche complicazione. Continuerò a seguire quello che mi dicono i dottori e i preparatori atletici, l’importante è farsi trovare pronti per la prima partita ufficiale del prossimo anno.

Alcune voci di mercato hanno associato il suo nome al Milan, Puyol nega con decisione questa ipotesi anche se in alcuni momenti ha pensato di non vestire più la maglia blaugrana, ma non perché aveva scelto un altro club:

Non ho mai pensato di trasferirmi al Milan, di dover dire addio al calcio sì. Se non posso continuare con il Barcellona, valuterò altre opzioni per in questo momento penso solo alla mia squadra, il mio solo desiderio è quello di continuare e di finire qui la mia carriera. Spero anche di tornare in nazionale, l’ultimo anno ho avuto molti problemi fisici, spero di stare meglio in futuro, ora certo non è il momento di parlare della Spagna. Ho un ottimo rapporto con Del Bosque, è stato molto preoccupato per me e mi è sempre stato vicino.

Si chiudono con le parole del capitano questi due giorni impegnativi da un punto di vista emozionale per i tifosi blaugrana, lo stesso Puyol ha commentato con tristezza l’addio di Abidal e Valdes, anche se nel caso del portiere si è augurato di poterlo avere come compagno di squadra almeno per un altro anno. Pare comunque che ci sia aria di rinnovamento dalle parti del Camp Nou, è stata vinta la Liga ma la cocente delusione di Champions e la pesante debacle contro il Bayern Monaco potrebbero aver lasciato più segni del previsto.



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