
Pio Esposito annientato, bufera Inter: colpa di Vlahovic - Calcioblog.it (screen Youtube)
In questa stagione il nome di Pio Esposito sarà uno di quelli più sotto esame. Reduce da una stagione in Serie B, il ragazzo rappresenta un vero tesoro per l’Inter. Il suo futuro però è in bilico.
L’estate dell’Inter non è stata quella delle grandi firme capaci di infiammare i tifosi, ma qualche nota positiva c’è stata eccome. Non si parla di colpi roboanti da copertina, bensì di un rientro che vale quasi quanto un acquisto: quello di Francesco Pio Esposito. Dopo un anno di prestito allo Spezia, dove ha saputo imporsi con personalità in Serie B, il giovane attaccante è tornato alla base con un bagaglio di esperienza importante e l’etichetta di promessa da blindare. Non è stato un caso che nelle ultime settimane di mercato diverse squadre di Premier League abbiano bussato alla porta di Beppe Marotta e Piero Ausilio. L’idea di portare a casa un classe 2005 con le sue caratteristiche faceva gola a molti, ma la dirigenza nerazzurra ha resistito alle tentazioni, scegliendo di scommettere sul futuro.
Un segnale chiaro: l’Inter vuole dare continuità al suo progetto tecnico e non intende privarsi troppo presto di un prospetto che potrebbe diventare un punto fermo nei prossimi anni. L’avvio di campionato non ha ancora regalato exploit clamorosi da parte di Esposito, ma è del tutto naturale. Parliamo di un ragazzo che deve crescere, imparare a leggere le situazioni e gestire i momenti delicati della gara. Cristian Chivu sa che servirà tempo, ma intanto può contare su un’alternativa giovane, fresca e desiderosa di imporsi. Il futuro sembra sorridere, ma all’orizzonte spunta un’ombra ingombrante: quella di Dusan Vlahovic.
Vlahovic all’Inter? Un rischio che pesa su Pio Esposito
Le voci di mercato delle ultime ore raccontano di un possibile interessamento dell’Inter per Dusan Vlahovic, in scadenza con la Juventus nel 2026 e pronto a liberarsi a parametro zero la prossima estate. Una tentazione forte, soprattutto per uno specialista come Marotta, abile a sfruttare occasioni di questo tipo. Ma la domanda è inevitabile: davvero l’Inter ha bisogno di lui? Ad oggi, l’attacco nerazzurro ruota attorno alla coppia Lautaro Martinez–Marcus Thuram, con alternative di spessore come Bonny e appunto Pio Esposito. Inserire un centravanti del calibro di Vlahovic significherebbe ridisegnare le gerarchie e, inevitabilmente, limitare lo spazio per il talento classe 2005. Un lusso costoso – 7/8 milioni netti a stagione – e forse non necessario, che rischierebbe di “annientare” il percorso di crescita del giovane attaccante.

Il vero nodo è proprio questo: puntare su Vlahovic sarebbe un segnale di forza immediata, ma al prezzo di sacrificare una delle poche promesse italiane con margini reali di esplosione. Un errore già commesso in passato, quando l’Inter ha perso pezzi preziosi del vivaio per rincorrere nomi altisonanti. La riflessione di molti è chiara: meglio continuare a credere in Pio Esposito, dandogli il tempo e la fiducia per crescere, piuttosto che affidarsi a un investimento pesante come Vlahovic. Perché, sebbene il serbo resti un grande attaccante, l’Inter ha già un assetto offensivo solido.