Mino Raiola, agente di Paul Pogba, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista al quotidiano ‘La Stampa’. Fanno molto rumore, manco a dirlo, le parole del procuratore italo-olandese in merito proprio al futuro del centrocampista francese, da tempo al centro di numerose voci di mercato. Le ultime parlano di un’offerta del Barcellona da 70 milioni di euro respinta dalla Juventus e dallo stesso calciatore, al quale sarebbe stato offerto meno di quanto chieda di stipendio, ossia 12 milioni di euro l’anno.

Inutile girarci attorno, per la Juventus trattenere Pogba in estate sarà un’impresa, ma in ogni caso per Raiola la questione non è come i bianconeri venderanno, ma come acquisteranno. Per essere ancora più competitivi in Europa, serviranno importanti investimenti:

“Pogba? Per lui da inizio anno ho ricevuto più di duemila telefonate, quasi 20 al giorno, di quelle serie, un paio al giorno, per ora tante proposte di fidanzamento, ma nessuna che valga un matrimonio. Con la Juve – prosegue Raiola – abbiamo firmato per 5 anni. Ma siamo tutti gentiluomini: se arriva l’offerta giusta per Pogba e per la Juve, si fa. Ma la vera questione è un’altra, la grande sfida della Juve sarà rifare la squadra, altrimenti tra due anni saremo qui a dire che ha sbagliato. Devi cambiare quando sei forte, non quando lo devi fare per necessità. Il prossimo anno ci vorrebbero quattro o cinque pezzi. Ricordatevi dell’uscita di Zidane. Tra Cavani e Dybala, Dybala. Cavani temo costi troppo, come mantenimento.

A Gennaio si era parlato tanto di un altro assistito di Raiola, Mkhitaryan, che però dopo un lungo corteggiamento da parte della Signora, è rimasto in Germania. L’affare non è però saltato del tutto:

“Magari quest’estate, anche se a gennaio era un’altra cosa. Attenti a Donyell Malen, 16 anni, dell’Ajax, un fenomeno. Ma tanto in Italia i giovani non giocano, guardi Coman”.

Dopo aver battuto la Lazio, la Juventus campione d’Italia dovrà superare lo scoglio Monaco nel ritorno dei quarti di finale di Champions League: Raiola è molto fiducioso e sui calciatori monegaschi fa alcune puntualizzazioni:

“La Juve è favorita – argomenta – , ma il Monaco non ha nulla da perdere e allora è sempre difficile. Questa volta ci sarà anche lo stadio pieno. Il Monaco dovrebbe staccarsi dalla Ligue 1 e andare in Italia. Ha più tifosi, nella Liguria di ponente per esempio, mentre attorno a Montecarlo tifano tutti per il Nizza. E all’Italia farebbe piacere. In Champions la Juve può vincere, non è un campionato, ma tante finali: conta un cartellino rosso, un autogol, un fuorigioco, gli infortuni. Martial e Kondogbia sono da grande squadra europea e hanno grande margine di crescita, ma non sono sorprese. Kondogbia l’hanno pagato oro e Martial è un grande prodotto della scuola francese”.

Prima di chiudere, l’agente di Pogba fa i complimenti alla società bianconera e al suo allenatore per essere arrivati in fondo alla stagione con ancora tutti e tre gli obiettivi possibili. Il successo, però, viene da lontano, dalla famosa ‘Triade’:

“Allegri è stato bravo, aveva già vinto col Milan ed era perfetto per il dopo Conte. La Juve è di un altro pianeta, ma dobbiamo essere onesti: questa è una politica che avevano iniziato Moggi e Giraudo. La Juve ha un vantaggio enorme, nonostante Calciopoli, che è poi stata una farsa italiana, uno scandalo all’italiana. Ma da lì la Juve è ripartita alla grande, come face il Napoli con il fallimento o il Borussia Dortmund. E oggi la Juve è avanti tutti: per organizzazione, stadio, ricavi”.

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Rassegna stampa 20 aprile 2015: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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