Con Luciano Spalletti in panchina, la Juventus sembra finalmente aver ritrovato la bussola, intanto arriva un rifiuto inaspettato.
Il cambio in panchina, con Spalletti subentrato a Tudor, ha portato una ventata d’aria nuova a Torino. Bastano pochi allenamenti per accorgersi che la mano del nuovo allenatore si vede eccome: linee più compatte, un pressing più ordinato e quella sensazione di equilibrio che i tifosi avevano dimenticato.
È chiaro, il lavoro da fare resta tanto, perché la Juventus di oggi è ancora un cantiere aperto, ma l’approccio e l’atteggiamento sono cambiati. E questo, senza ombra di dubbio, è il primo vero segnale di rinascita.
Spalletti ridà fiducia all’ambiente, intanto spunta il retroscena
Spalletti non ha la bacchetta magica, però conosce il calcio e le dinamiche di uno spogliatoio come pochi altri. È uno che sa entrare nella testa dei giocatori, farli rendere al massimo e, soprattutto, restituire fiducia a chi sembrava averla smarrita. L’ambiente juventino, infatti, sembra già più sereno. I volti in allenamento parlano chiaro, la squadra ricomincia a credere in sé stessa. C’è di nuovo unità, voglia di lottare, quella fame che fa la differenza nei momenti più delicati.
Eppure, proprio mentre tutto sembrava finalmente tornare a girare per il verso giusto, per la Juventus è arrivata una notizia che nessuno si aspettava. Una doccia fredda, di quelle che lasciano spiazzati anche i più esperti. Nelle ultime ore, infatti, è arrivato un rifiuto, o meglio un retroscena riguardo un rifiuto, che ha fatto discutere e che ha colto di sorpresa anche i dirigenti bianconeri, convinti di avere in pugno una trattativa ormai quasi chiusa.

Zaniolo parla di Di Natale e del rifiuto alla Juve (Foto IG @nicolozaniolo – calcioblog.it)
Il protagonista di questa vicenda è Nicolò Zaniolo. L’ex talento della Roma, oggi in forza all’Udinese, ha sorpreso tutti con una decisione che sa tanto di dichiarazione d’amore. Dopo la partita in Friuli, Zaniolo ha parlato con il cuore, raccontando le emozioni provate nel ricevere tutto l’affetto del pubblico bianconero (quello friulano, per intenderci). Il calore, l’entusiasmo e l’atmosfera vissuta a Udine lo hanno spinto a fare un paragone che pesa, citando una vera leggenda del club, Totò Di Natale.
“Capisco benissimo quando proprio Di Natale preferiva essere il numero uno qui che andare alla Juve. Se in un posto sei amatissimo e circondato da tanti amici, perché andarsene?”, ha dichiarato Zaniolo con una sincerità quasi disarmante. Parole che hanno fatto subito il giro del web e che, in qualche modo, hanno riportato alla memoria un calcio più romantico, fatto di appartenenza e sentimenti, non solo di contratti e ambizioni.
Per la Juventus, è sicuramente una delusione. Però, allo stesso tempo, è anche un segnale dei tempi: non tutti i giocatori sognano per forza di vestire la maglia bianconera. Alcuni, come Zaniolo, scelgono il calore di una piazza che li fa sentire unici, anche se meno titolata. Una scelta controcorrente, certo, ma che racconta molto di lui e di come, a volte, la felicità conti più dei trofei.
Spalletti, dal canto suo, va avanti per la sua strada, consapevole che per ricostruire una Juve vincente serviranno tempo, pazienza e uomini davvero motivati. E forse, anche in un rifiuto inaspettato come questo, c’è un insegnamento da cogliere: per tornare grandi, bisogna prima ritrovare se stessi.

Luciano Spalletti riporta fiducia nell'ambiente Juve (Foto IG @calciatoribrutti - calcioblog.it)









