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Prima di questa partita l’Atletico Madrid era l’unica formazione ancora imbattuta in questa edizione della Champions League, ed i colchoneros sono riusciti a difendere questo primato anche dopo la semifinale di ritorno contro il Chelsea. Netta, meritata e giusta la vittoria per i ragazzi di Simeone. Difficile trovare un difetto ad una squadra che è riuscita, con l’applicazione tattica e la voglia di vincere, a fare un salto di qualità pazzesco, riuscendo anche a nascondere qualche limite tecnico, nonostante una rosa (anche numericamente) sulla carta non all’altezza di una stagione così tirata e competitiva.

Ancora un’amarezza invece per José Mourinho che per la quarta volta consecutiva si è fermato in semifinale. Per lui l’ultimo bel ricordo in questa fase della competizione risale a cinque stagioni fa, quando approdò in finale contro il Barcellona con la sua Inter del ‘Triplete’, vinta poi a Madrid contro il Bayern Monaco. Questa sera, dopo lo 0-0 dell’andata, il Chelsea è partito con l’intenzione di fare la partita, probabilmente sperando di segnare un gol subito per poi arrivare al raddoppio in contropiede.

Dopo quattro minuti di possesso palla blues, è stato invece l’Atletico ad avere una clamorosa palla gol con un tiro-cross di Koke che ha centrato prima la traversa e poi, cadendo, anche il palo, prima di venire deviato sul fondo dalla difesa di casa. Nei minuti successivi il Chelsea è tornato a manovrare, subendo ancora le ripartenze dell’Atletico in campo aperto. Diego Costa è stato murato per due volte davanti alla porta avversaria, mentre invece David Luiz solo per un soffio non è riuscito ad inquadrare lo specchio con una bella rovesciata dal dischetto del rigore.

Al 36esimo è passato in vantaggio il Chelsea. Fantastico lavoro di Willian sulla fascia destra, con palla scaricata ad Azpilicueta che ha trovato a centro area Torres, pronto a girare in rete di prima intenzione. Lo Stamford Bridge si è alzato in piedi per esultare, mentre invece El Niño non ha nascosto il dispiacere per aver segnato contro la sua squadra del cuore coprendosi la faccia con entrambe le mani.

Come prevedibile che fosse, dopo il gol l’Atletico si è buttato in avanti alla ricerca del pareggio, puntualmente arrivato al 44esimo minuto. Bellissima l’azione del gol; lancio perfetto di Tiago (proprio lui, l’ex Juve che a Torino veniva fischiato) per Juanfran, che ha crossato sul secondo palo per Adrian Lopez, bravo a concludere di prima trovando lo spiraglio giusto con il destro.

Ad inizio ripresa tutti si aspettavano di vedere nuovamente il Chelsea in possesso palla, ma invece è stato l’Atletico a prendere l’iniziativa, andando anche vicino al gol con Arda Turan. Il primo pericolo per la porta di Courtois è arrivato intorno al decimo minuto, con un colpo di testa di Terry parato con un guizzo dal belga sugli sviluppi di un calcio piazzato. Al 60esimo Eto’o, subentrato a Cole poco prima, ha steso ingenuamente in area Diego Lopez, inducendo l’arbitro Rizzoli ad assegnare un giusto calcio di rigore che lo stesso brasiliano naturalizzato spagnolo ha calciato e segnato.

Appena tre minuti dopo il Chelsea ha avuto la grande chance per riaprire il discorso, ancora sugli sviluppi di un calcio piazzato; David Luiz ha centrato il palo con una deviazione di testa e poi Courtois, di puro istinto, ha deviato il pallone sopra la traversa impedendo che arrivasse ad un già ingolosito Ivanovic. Il colpo del definitivo Ko per gli inglesi è arrivato al 72esimo minuto, al termine di un’azione molto simile nello sviluppo a quella del primo gol colchoneros.

Ancora un gran lancio di Tiago in area per Juanfran e ancora un cross perfetto sul secondo palo di quest’ultimo, dove questa volta c’era appostato Arda Turan. Il turco di testa ha colpito la traversa, ma poi ha raccolto la respinta ed infilato il pallone comodamente in rete con il piatto sinistro. Il Chelsea ha provato a finire in modo dignitoso, ma non è più riuscito a segnare soprattutto a causa di un Courtois sempre attento ed un Miranda da 8 in pagella per senso della posizione e coraggio negli interventi.

Il prossimo 24 maggio a Lisbona sarà una finale tutta spagnola e tutta madrilena. Il Real Madrid ‘dei ricchi’ di Ancelotti, contro l’Atletico ‘operaio e organizzato’ di Diego Simeone. Qualunque sarà il punteggio finale possiamo già dire che tra 25 giorni a Lisbona si consumerà un dramma sportivo, destinato a restare per sempre nella storia del calcio spagnolo ed europeo.

Chelsea - Atletico Madrid | Semifinale Champions League | 30 aprile 2014

Chelsea – Atletico Madrid | Semifinale Champions League | 30 aprile 2014

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