Lo sceicco multimilionario pronto a rilevare una quota della Roma? Potrebbe essere un bluff, anzi lo è quasi sicuramente. A meno di 24 ore dal comunicato della società che certificava l’avvio della trattativa con tale Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi sono venuti fuori dettagli interessanti sul personaggio che avrebbe dovuto portare in dote “50 milioni di euro” (cit. Gazzetta dello Sport). Il profilo del presunto sceicco è decisamente sui generis, tanto da sembrare più quello di un millantatore che quello di un riccone pronto a versare soldi freschi nelle casse della Roma “americana”. Il signor al Qaddumi vive da anni in Italia, per lui nessun castello impenetrabile, ma un bilocale nei dintorni di Perugia.

Con lui risiedono moglie e due figli, lei è un’impiegata, lui è un appuntato dei Carabinieri. Insospettabile dedizione alle Forze Armate e al lavoro quotidiano per essere un rampollo di un uomo talmente ricco da potersi “comprare l’intera Serie A” (cit. Corriere dello Sport). L’uomo è stato avvistato in tribuna all’Olimpico al fianco dell’ex calciatore Michele Padovano, una carriera da gregario di lusso nella Juventus prima del ritiro e dei problemi con la giustizia per un presunto traffico di droga. Tutto da dimostrare, per carità, ma il fatto che l’unico altro scatto dello sceicco (a parte quello “ufficiale” risalente a diversi anni fa) sia questo lascia pensare.

L’uomo sarebbe già noto per aver preso parte ad un affare mai andato in porto. Si presentò due anni fa ai soci del gruppo immobiliare Acqua Marcia, propose di rilevarlo versando una prima tranche da 700 milioni di euro. Firmò un preliminare, qualcosa di simile a quanto già avvenuto con la A.S. Roma, un impegno di entrare nelle quote azionarie della Neep Roma Holding Spa che detiene il 78% della società, prima di svanire nel nulla. Lo sceicco al Qaddumi soldi non ne ha, se n’è accorta, con quel pizzico di ritardo tale da non risparmiare la sempre più probabile figuraccia ai suoi soci americani, anche Unicredit.

Insomma, i petrodollari degli arabi non arriveranno a Roma, anche perché questo presunto sceicco sembra essere tutto tranne che facoltoso. A divertire in questa situazione paradossale sono alcuni articoli pubblicati da prestigiosi quotidiani sportivi, uno su tutto il Corriere dello Sport. Il pezzo, a firma di Roberto Maida, presentava in pompa magna “uno «Sceicco» con la esse maiuscola” e descriveva scenari fantastici tali da solleticare i tifosi giallorossi che già si attendevano top player a raffica nel prossimo calciomercato di giugno.

Alcuni passaggi dell’articolo sono a dir poco esilaranti riletti alla luce delle novità di oggi.

Ha il velo bianco in testa e un patrimonio quasi smisurato che viene da una sostanza nera: 2 miliardi di dollari, frutto del controllo del petrolio in vaste zone del Medio Oriente. Miliardi sì, cioè nove zeri, cioè uguale immensità. Se volesse, potrebbe comprarsi tutta la serie A. Adnan Adel (lo chiamiamo così?) è nato nell’attuale Cisgiordania, uno dei territori occupati dall’esercito israeliano durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967, che all’epoca facevano parte della Giordania. Dunque ha anche qualcosa di palestinese nel suo passato, circostanza che rende ancora più suggestiva l’alleanza con una società statunitense (gli Usa sono da sempre vicini a Israele). Nel frattempo è rimasto legato ad Abd Allah II, re di Giordania, e ha rapporti anche con il Qatar, che ospiterà i Mondiali di calcio del 2022. Ne consegue che la partnership agevolerebbe non poco l’espansione del marchio Roma in tutto il mondo arabo, senza contare gli immediati riflessi sul bilancio e sulla liquidità disponibile sul mercato di Baldini e Sabatini.

Fiumi di denaro, un uomo capace (volendo) di comprare tutto il cucuzzaro (stima generosa anche se i 2 miliardi di euro, “l’immensità”, fossero stati reali), un’affascinante intreccio geopolitico con la cooperazione USA – Palestina, ma soprattutto tanta liquidità per il mercato. Splendido. Le comiche.

Maida rincara la dose, con tanto di riferimento ai legami fra lo Sceicco con la “S” maiuscola e nientepopodimenoche “gli antichi romani” da cui Totti e compagni (come noto) discendono in maniera diretta:

D’altra parte, il nostro uomo aveva Roma nel destino essendo proveniente da Nablus, sessanta chilometri da Gerusalemme, una città fondata nell’anno 72 dopo Cristo proprio dai romani. E da molti lustri si è trasferito in Italia, facendo la spola tra la capitale e una sfarzosa residenza in Umbria senza che nessuno gli chiedesse mai come avesse fatto i soldi.

Maida, evidentemente, è caduto nello stesso tranello in cui sono cascati i dirigenti giallorossi confezionando una perla giornalistica niente male, toni enfatici e trionfalismi ad uso e consumo di tifosi (ora giustamente delusi) ansiosi di vedere la loro squadra nell’Olimpo dei ricchi d’Europa con Manchester City e PSG.

Sarebbe potuto andare a vedere di persona la “sfarzosa residenza“, avrebbe scoperto quanto riportato dai colleghi di Umbria24.it Ivano Porfiri e Maurizio Troccoli, senza grosse difficoltà.

Vi lasciamo con una foto che resterà negli annali, quella della “sfarzosa residenza”. Buon sceicco a tutti!

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ultimo aggiornamento: 24-02-2013


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