Leggendo giornali e siti stamattina sembrava che il futuro di Andrea Stramaccioni sarebbe stato lontano dall’Inter. La sconfitta rimediata ieri contro il Cagliari infatti pareva aver rotto ormai il rapporto di fiducia col presidente Massimo Moratti. Il quale, però, come accade quasi ogni lunedì, ha commentato la giornata di campionato davanti ai suoi uffici della Saras, ridimensionando, almeno a parole, il pericolo licenziamento per Stramaccioni. Il patron nerazzurro ha così incoraggiato il giovane allenatore romano:

Non posso che sostenere Stramaccioni, viste le tante difficoltà incontrate in questa stagione. Stiamo facendo un campionato difficile e abbastanza drammatico da un punto di vista degli infortuni, spero che si inventi qualcosa, che è difficile da inventare, ma che con un po’ di fortuna e fantasia si può tirare fuori.

Parole che pesano e che paiono quasi assicurare un alibi a Stramaccioni, che in effetti soprattutto nelle ultime settimane ha dovuto fare i conti con gravi infortuni, che hanno depotenziato soprattutto il reparto offensivo della sua squadra (notizia di oggi i forfait di Nagatomo e Gargano). Resta però una certezza: se mercoledì contro la Roma l’Inter non dovesse riuscire a conquistare la finale di Coppa Italia, pensare ad una riconferma di Stramaccioni sarebbe davvero molto complicato, quasi irrealistico. E l’impresa non è proprio della più facili, considerando che si parte dal 2-1 per i giallorossi dell’andata. Che la sfida contro Totti&Company possa valere la panchina dell’allenatore, Moratti non lo ha confermato, ma a riguardo ha detto:

Con la Roma è tutto relativo, è una semifinale e non una finale ma ovviamente si può andare avanti. Ormai rimane l’ultima cosa perché al campionato ormai c’è poco da pensarci. Stramaccioni farà quello che può, i giocatori di certo ce la mettono tutta.

Moratti si è anche lasciato andare ad un racconto di un aneddoto risalente ai tempi di Mourinho, che ormai pare sia l’unico nome di allenatore che gli faccia tornare il sorriso sul volto:

Mourinho mi diceva: ‘Come fai a rimanere qui? Non è possibile, ha tutti contro, io me ne vado perché qui è troppo difficile’. Gli dissi che il bello dell’Inter è proprio quello e lo sapeva. L’errore di ieri mi è sembrato fosse proprio un errore, Pinilla lo ha fatto sembrare tale ma non è stato bravo per un cavolo. L’Inter però deve avere un orgoglio superiore se ce la fa, perché è stato il primo gol; poi se non ce la fa è per i tanti infortuni, come nel caso di Gargano, che non permettono di giocarsela al massimo della competitività.

Dunque, su questa giornata i presunti complotti arbitrali non contano, ma contano solo gli infortuni. Per questo motivo Moratti ha annunciato che potrebbero esserci novità importanti dalla prossima stagione che riguardano lo staff medico:

C’è tutto da rivedere, ci sono tante cose da rivedere.

Chissà se da rivedere è anche il settore tecnico, già messo in discussione dopo la sconfitta col Bologna, allorquando lo stesso Moratti osservò che “Branca e Stramaccioni restano se cambiano i risultati“.

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