Con il successo di rigore sul Palermo la Juventus ha conquistato il suo trentunesimo scudetto, ventinove per i tifosi di fede diversa da quella bianconera, questione di punti di vista. I numeri importanti oggi sono altri, sono quelli che certificano una superiorità mostrata sul campo dalla squadra di Antonio Conte dalla prima giornata fino ad oggi quando è arrivata la matematica certezza di uno scudetto che era saldamente cucito sulle magliette del club torinese da mesi ormai. È normale quindi che ci sia soddisfazione nelle parole dei protagonisti, ora però si deve pensare subito al futuro, appurato il dominio nazionale c’è da colmare il gap con le big europee, per questo il tecnico salentino ha iniziato già a studiare. L’allenatore sarà sulla panchina della Juventus anche l’anno prossimo ma ci tiene a far capire alla società che ci sarà bisogno di lavorare e programmare le prossime mosse con attenzione.

Come al solito Conte ringrazia i suoi giocatori che definisce veri artefici del successo di quest’anno, quello della riconferma dopo la splendida sorpresa della scorsa stagione:

Siamo molto contenti e soddisfatti per quanto ottenuto. Sono straordinari questi ragazzi, è stata una stagione bella, intensa e faticosa dove siamo stati sempre sul pezzo, e questo mi ha fatto un immenso piacere e reso orgoglioso. Non era facile rivincere, partivamo giustamente da campioni con i favori del pronostico ma c’era anche la Champions che ci avrebbe tolto energie, ma i ragazzi sono stati straordinari. Abbiamo vinto con tre giornate d’anticipo, è stata una marcia trionfale. Non finirò mai di ringraziarli questi ragazzi, che sono i veri artefici di questo trionfo. Sono sempre stati estremamente disponibili a tutto, dico grazie alla società per i giocatori che mi ha fornito e allo staff, mai così presente visti i primi mesi faticosi per la mia assenza.

Antonio Conte: “Sto benissimo qua, ora però l’asticella si alza.”

Due le partite chiave di questa stagione, la prima sconfitta stagionale con l’Inter, la gara che è servita a “riportare tutti con i piedi per terra”, l’altra è quella con la Samp con una rimonta subita in superiorità numerica: “Mi ha fatto male per il modo in cui è arrivata quella sconfitta, mi sono molto arrabbiato ma ho capito che il fatto era raro e mai più deve accadere e mai riaccadrà”. Ma come dicevamo c’è da pensare al futuro, ieri in conferenza stampa l’allenatore aveva in qualche modo fatto capire che non bisogna dare per scontato nulla, oggi ha cercato di rendere più chiaro il concetto:

Io sto benissimo qui, sono nel posto che ho sempre sperato di stare sin dall’avvio della mia carriera da tecnico. Era il mio sogno tornare qui e vincere, sono nel posto giusto e lo penso. È chiaro che dopo due stagioni straordinarie, dove abbiamo bruciato le tappe che prevedevano un progetto triennale per tornare a vincere, è chiaro che l’asticella si alza. Siamo consci delle difficoltà economiche italiane, è giusto parlare con la società in modo sereno di quanto fare. Sono e sarò sempre grato al presidente Agnelli che mi ha voluto, sono in debito con lui e voglio che ogni situazione sia chiara. Voglio bene alla Juve, al presidente e ai tifosi. Alzare l’asticella dopo due scudetti è normale, sarebbe brutto non rivincere. Siamo arrivati nell prime otto in Europa dove però mancano i due Manchester, squadroni a livello economico. Dobbiamo porre bene gli obiettivi, è facile che ci chiedono tutti la Champions, ma dobbiamo esser realisti. Io non ho mai fatto promesse o venduto sogni…

Buffon: “Titolo meritato, ci siamo tolti un peso.”

Poi è il turno di Gianluigi Buffon, il capitano della Juventus è felice per questa vittoria, dice che è stato come togliersi un peso visto le alte aspettative che c’erano a inizio stagione. Gli viene chiesto se ha dedicato questa vittoria a Beckenbauer, il portiere ha risposto con la solita eleganza per poi tornare a concentrarsi su quanto fatto in questa stagione entusiasmante e conclude dicendo la sua sul “caso Conte”:

Sentivamo la responsabilità di ripeterci da luglio, sapevamo che se fossimo arrivati secondi qualcuno avrebbe storto il naso. Ci siamo tolti un peso. Scudetto dedicato a Beckenbauer? Mai detto, non fa parte della mia indole, sarebbe stata una rivincita di bassa lega da cui ho subito preso le distanze. Ci siamo meritati questi titolo. Nell’arco di 38 partite ci sono stati vari momenti, vari stati di forma delle nostre antagoniste. Per un attimo era sembrata l’Inter la nostra rivale, poi il Napoli, anche il Milan sembrava potesse rientrare. Siamo stati al primo posto dalla prima giornata, facendo un lavoro straordinario. È un titolo meritato. Eravamo la squadra da battere e volevamo dimostrarlo sul campo. Conte? Non temo assolutamente che possa andare via.

Barzagli: “Gli scudetti sono 31. Ora l’Europa.”

La pensa allo stesso modo anche Barzagli che per Conte prevede ancora un lungo periodo a tinte bianconere, il difensore al termine di un’altra stagione impeccabile analizza la sua carriera e parla di quello che i tifosi dovranno aspettarsi per l’anno prossimo:

Conte incarna perfettamente lo stile Juventus, credo resterà a lungo su questa panchina. Io sono arrivato tardi qui, ma sono contento del percorso che ho fatto. Probabilmente a 25/26 anni non ero pronto per un traguardo del genere. Il prossimo anno sicuramente vogliamo fare meglio anche in Champions, una società come la Juve punta sempre a migliorarsi. Quest’anno ci è mancata un po’ d’esperienza e, inoltre, abbiamo incontrato in Europa la squadra più forte del momento. Il momento più duro è stato da Bologna in poi, abbiamo incontrato squadre veramente forti anche se non temevamo di perdere punti. Ci sono stati diversi momenti nel campionato dove abbiamo tirato fuori quel qualcosa che ci ha fatto fare la differenza. Gli scudetti? Sono 31. La Champions League? Ci vuole esperienza, per molti era la prima esperienza e siamo usciti contro la squadra più forte in questo momento, noi cerchiamo di fare il massimo e di dimostrare che possiamo fare bene anche lì.

Bonucci: “Strapotere figlio di sacrificio, fame e umiltà.”

Parla anche Bonucci, un’altro attore protagonista nella difesa migliore del campionato, per il numero 19 non ci sono dubbi sullo “strapotere” mostrato dalla Juventus in questo campionato, una superiorità figlia però del lavoro e del sacrificio:

Ora è il momento festeggiare lo scudetto, è più bello di quello precedente in quanto abbiamo dominato da inizio stagione. Abbiamo dimostrato di essere una squadra compatta, nell’ultimo periodo non siamo stati sempre al top ma abbiamo conquistato tanti punti arrivando in anticipo alla vittoria del tricolore. Per vincere due anni consecutivi vuol dire che siamo ulteriormente migliorati. Siamo partiti bene fin dall’inizio, abbiamo dominato e credo che questo sia lo scudetto che sancisce lo strapotere della Juventus. Conte ha un progetto con la Juventus, la società crede in lui e non credo ci siano problemi sulla sua permanenza. Il vero segreto di questa squadra è il sacrificio, la fame e l’umiltà. Anche quando arriverà un top player dovrà calarsi nella mentalità di questo spogliatoio, che ci ha contraddistinti in questi due anni. Con l’Italia mettiamo a disposizione la conoscenza tra me, Chiellini e Barzagli, è un’arma in più per Prandelli.

Marotta: “Metto la mano sul fuoco sulla permanenza di Conte alla Juve.”

Chiudiamo con Giuseppe Marotta, l’amministratore delegato si gode il successo frutto della programmazione. I piani non prevedevano di vincere così in fretta ma non è un problema, da domani si penserà a costruire la squadra del prossimo anno:

È straordinario ripetere un’impresa che ritenevamo difficile. Abbiamo fatto un grande lavoro in questi due anni. Il merito di questa vittoria va a tutti quelli che hanno partecipato alla costruzione della squadra e del gruppo, anche a quegli uomini invisibili che lavorano dietro le quinte. Conte ha detto cose giustissime sull’alzare l’asticella. Il rapporto che esiste fra il mister e tutta la Juventus è ottimo e rappresenta un modello vincente. Noi vogliamo competere sempre per vincere, visto che fa parte della nostra storia e non ce ne dimentichiamo. Metto la mano sul fuoco sulla permanenza di Conte alla Juventus. Vuole vincere, come lo vuole tutta la squadra. Abbiamo creato un modello in cui investire significa farlo con occulatezza e non tanto per fare. Vogliamo continuare con questo trend che è stato un po’ velocizzato rispetto ai programmi. In Europa abbiamo un gap da colmare, ad esempio nei confronti di una corazzata come il Bayern, ma noi tenteremo di competere ai massimi livelli seguendo il nostro progetto.

Con il campionato in archivio adesso sarà il mercato a farla da padrone, Llorente è già un giocatore della Juventus ma sono molti i nomi accostati alla Vecchia Signora a partire da quello di Ibrahimovic che però oggi i tifosi hanno fatto capire di non apprezzare. Marotta non si sbottona e nega che sia già iniziata la trattativa per Higuain:

Ci sono delle linee guida dettate dalla società che dobbiamo rispettare, ma questo non significa essere remissivi, ma avere grandi idee vincenti e arrivare con l’intelligenza là dove non si può arrivare coi soldi. Abbiamo la migliore difesa e il migliore attacco di A negli ultimi due anni e questo è motivo d’orgoglio. Con Conte ci incontreremo per analizzare l’oggi e programmare il domani per farci trovare ancora pronti. Quanto prima la società farà conoscere i piani presenti e futuri in maniera chiara per continuare a vincere come ha sempre fatto questa società. Higuain? Con Conte non abbiamo ancora parlato di nomi per il futuro. Da domani inizieremo a ragionare su nomi, caratteristiche tecnico-tattiche e guardando alla disponibilità di mercato. Però abbiamo già sondato il terreno per alcuni giocatori in vista del prossimo mercato.

Dopo le parole di rito è però scattata l’ora della festa, tutti, staff tencico, giocatori e dirigenti sono saliti sul pulman scoperto che li porterà fino a Piazza San Carlo dopo una sfilata che attraverserà tutta la città di Torino.

Juventus Campione d’Italia | Le foto della festa

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antonio conte Gianluigi Buffon interviste Juventus

ultimo aggiornamento: 05-05-2013


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