Non solo la ristrutturazione dello stadio divenuto di proprietà, la Juve vuole riqualificare a tutto tondo l’area torinese Continassa costruendo una vera e propria cittadella a tinte bianconere: dall’idea al progetto, ora si fa sul serio e da settembre cominceranno addirittura i lavori, come ha spiegato stamani Aldo Mazzia, membro del consiglio d’amministrazione della Vecchia Signora, che è intervenuto durante l’Expo Italia Real Estante nell’ambito del convegno “Lo stadio e la trasformazione del territorio“. Dopo gli accordi preliminari del 28 dicembre scorso tra la Juventus Football Club e il Comune di Torino, che si è impegnato a cedere per 99 anni un’area di quasi 200mila metri quadrati (una piccola parte dell’area è rimasta al Comune che intende sfruttarla con un parco e servizi pubblici), il prossimo 11 giugno dovrebbe essere formalizzato il tutto, dopodiché il “Progetto Cantinassa” può passare dalla carta ai cantieri.

In cosa consiste, dunque, la cittadella Juve? Innanzitutto la società sborserà circa 30 milioni di euro per costruire i nuovi campi d’allenamento (Vinovo sarà destinato alle sole squadre giovanili) e la nuova sede del club (attualmente è in Corso Galileo Ferraris) destinata ad ospitare tutto l’organico dirigenziale ed operativo (un paio di centinaia di persone), corredata da una nuova area per i media. Altri 90 milioni di euro, che però la Juve cercherà tramite partner e sponsor, verranno spesi per la costruzione di un albergo a 4 stelle (che farà anche da foresteria per i giocatori) con 160 camere e apertura garantita per almeno 10 mesi all’anno, un negozio appositamente dedicato per le famiglie e i bambini, un cinema multisala e un’area residenziale di circa seimila metri quadri con una cinquantina di villette immerse nel verde.

Praticamente il sogno dei Della Valle, che da anni predicano la realizzazione di una cittadella viola salvo scontrarsi con la burocrazia comunale e non solo, e di Lotito, anch’egli strenuo promotore di un progetto del genere per la sua Lazio. La Juve pare avercela fatta, tra l’altro relativamente in centro (8 chilometri da Torino centro, 3 dalla Reggia di Venaria), ora non c’è che da rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare (ma non è noto quando dovrebbero terminare i lavori): non solo per se stessi e per i futuri introiti, ma anche per la riqualificazione di un’area, quella appunto della Continassa, che tornerà definitivamente a pulsare e rimarrà viva per 24 ore al giorno dopo anni di declino.

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ultimo aggiornamento: 05-06-2013


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