Uno degli autori del terribile crimine avvenuto nello stato del Maranhão, nel nord del Brasile, durante una partita di calcio tra dilettanti che si stava svolgendo a Pio XII, ha confessato. Il video, sconsigliabile a persone impressionabili e non dotate di uno stomaco forte, è stato giustamente rimosso da Youtube, ma solo qualche ora dopo, quando ormai le immagini avevano già fatto il giro del mondo. L’arbitro Octavio da Silva Cantanhede Giordano, di venti anni, era stato ucciso e squartato in campo dopo aver accoltellato un giocatore di 31 anni, che era poi morto in seguito all’accoltellamento.

Secondo la polizia, la confusione avrebbe avuto inizio a causa dell’espulsione di Josenir, che ha iniziato a prendere a calci l’arbitro. Il direttore di gioco ha dunque tirato fuori un coltello dalla vita e l’ha conficcato nel petto dell’atleta, che ha ceduto alle sue ferite ed è morto nel viaggio in ospedale. Alcuni spettatori dello stadio, per larga parte parenti e amici del calciatore, si sono vendicati brutalmente terminando l’orribile uccisione con una scena degna da film dell’orrore, appendendo la testa della vittima su un palo di una porta.

Globoesporte.com ha confermato la notizia circolata in queste ore dell’arresto di Luis de Sousa Moraes, 27 anni. L’uomo è stato arrestato dalla Polizia Civile nella città di Santa Inês Conceição Lago Acu. Ha anche riferito la partecipazione di altre due persone facendone i nomi: Francisco Edson Moraes de Sousa e de Sousa Josimar. Il primo avrebbe smembrato la vittima, mentre l’altra avrebbe partecipato all’omicidio. Le forze dell’ordine avevano visionato le immagini registrate incredibilmente dai telefonini di alcuni presenti, per identificare gli autori del crimine.

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ultimo aggiornamento: 08-07-2013


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