Intervistato da Radio Anch’io Sport su RadioUno, Giovanni Trapattoni ha annunciato che non intende ritirarsi, ma anzi ha assicurato di essere pronto a tornare in panchina. Senza occupazione da due mesi circa, dopo aver lasciato l’incarico di ct dell’Irlanda, il 74enne ha spiegato che con la federazione irlandese “ci siamo lasciati con la possibilità da parte loro di cercare un nuovo allenatore e da parte mia di cercare nuove destinazioni”. Quindi ha fatto un bilancio di questa esperienza non propriamente esaltante durata 5 anni:

La maggior difficoltà è stata che la maggior parte dei giocatori militava in Championship, la B inglese, e non sempre giocavano per cui ti trovavi a mettere insieme una squadra che non aveva il ritmo per i 90 minuti e questo pesava, soprattutto con due gare ravvicinate. Ma il bilancio è positivo, abbiamo raggiunto gli spareggi mondiali con la Francia e tutti ricordano il mani di Henry, e la fase finale degli Europei dove, davanti a Spagna e Italia, era doveroso inchinarsi e dire ‘sono più forti di noi.

Il Trap, guardando al futuro, ha confessato che “di stimoli ne ho fin troppi, mia moglie si arrabbia, ma ho ancora voglia di fare” e che in queste settimane “ho ricevuto offerte anche lusinghiere”. In particolare:

Di richieste ne ho, anche piuttosto lontane come America e Giappone, e non devo sbagliare scelta. Avrò degli incontri, vediamo in quale direzione andare, se Est od Ovest.

Il decano degli allenatori italiani è stato ovviamente interpellato anche sui temi caldi del calcio italiano. Dopo essersi detto per nulla stupito del primo posto della Juventus ha notato come anche l’ambiente di Torino porti alcuni vantaggi rispetto a quelli di Roma e Milano:

Torino è un angolo a sè stante. Le polemiche che a volte invadono Roma o Milano fanno sì che si sia molto sensibili a qualsiasi critica mentre Torino riesce a chiudersi e fare muro attorno a sè.

Per quanto concerne le vicende societarie in casa Milan, Trapattoni ha detto che “il ricambio è giusto, i giovani che subentrano sono vulcani in eruzione, carichi di energie, dicono quello che pensano ma non è detto che così si faccia sempre del bene” e ha aggiungo che “ci vuole anche un po’ di esperienza che poi porta alla sapienza”.
Evidentemente favorevole alla permanenza di Galliani (“un grande dirigente”), il Trap, stuzzicato sulle intemperanze di Mario Balotelli, ha ricordato che “ne ho confessati di ragazzi”:

Restavo in camera di Edmundo fino all’una, le due, che però poi bisticciava con Batistuta e Rui Costa. Sono giocatori che non hanno freni inibitori ma che in campo fanno la differenza anche se poi rischiano di rovinare il gruppo se il gruppo non è equilibrato.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

allenatori notizie personaggi

ultimo aggiornamento: 02-12-2013


Rassegna stampa 2 dicembre 2013: prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport

Supercoppa Italiana: la Juventus vince il ricorso sull’incasso