Violenza nelle strade di Istanbul prima e dopo l’infuocato derby tra Galatasaray e Besiktas. I giallorossi, avversari della Juventus nel girone di Champions League in cui sono arrivati secondi proprio eliminando i bianconeri di Antonio Conte, hanno vinto 1-0 la stracittadina contro i rivali del Besiktas grazie al gol di Inan. Ma il risultato, in questi casi, è solo un dettaglio e i tifosi si sono scatenati nelle strade della capitale turca per darsele di santa ragione. Per fortuna senza conseguenze gravi (come invece è accaduto in passato). Il Galatasaray occupa attualmente la seconda posizione nella Super Lig turca, a quattro punti di distanza dal Fenerbahçe e davanti proprio al Besiktas, staccato di due punti con la sconfitta nel derby.

Il Fenerbahce può contare su un numero molto alto di tifosi in tutto il paese, poi c’è il Besiktas, il club più antico di Turchia e la squadra dei quartieri popolari di Istanbul, quindi il Galatasaray che raccoglie consensi soprattutto nei quartieri centrali ed europei della capitale. Nella scorsa primavera le tre tifoserie si unirono nella rivolta contro il governo di Recep Tayyip Erdogan e per salvare Gezi Park, un parco che sarebbe stato distrutto per la costruzione di un centro commerciale.

Nello scorso settembre i tifosi del Besiktas tornarono a vestire il ruolo di “cattivi” nel derby contro gli odiati cugini del Galatasaray. Allo stadio BJK İnönü Felipe Melo provocò il pubblico mentre usciva dal campo dopo un’espulsione e si scatenò l’inferno. Quattro giorni più tardi le forze dell’ordine arrestarono 100 tifosi intervenendo nei distretti di Besiktas, Uskudar e Kadikoy. Molti sostenitori dei 3 club di Istanbul (Besiktas, Galatasaray e Fenerbahce), presero parte anche alle proteste contro il primo ministro Erdogan.

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Napoli-Genoa 1-1 | Telecronache di Auriemma e radiocronaca Rai | Video

Rassegna stampa 25 febbraio 2014: prime pagine di Gazzetta, Corriere e Tuttosport