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Soffre un tempo, ma ne esce, è il caso di dirlo, da “gran Signora”. Il Milan di oggi non poteva battere questa Juventus, ma almeno è riuscito a metterla in difficoltà e in futuro, con qualche rinforzo degno di questo nome, forse potrà giocare di nuovo alla pari con i bianconeri come in passato.

Di certo ora si può dire che il Milan di Seedorf è certamente superiore a quello di Allegri, ha più carattere, gioca indubbiamente meglio e oggi si è espresso, forse, addirittura al di sopra delle sue reali possibilità per almeno 40 minuti, fino al gol di Llorente, arrivato quando i rossoneri stavano dominando, che ha letteralmente tagliato le gambe ai padroni di casa.

Il Diavolo ha provato a restare in gioco anche nel secondo tempo, ma si è capito fin dai primi minuti della ripresa che la partita sarebbe finita con una vittoria della Juventus che ha poi consolidato il suo vantaggio con uno strepitoso gol di Tevez, uno dei migliori in campo, forse il migliore, non solo per il gol, ma per come gioca per la squadra. Anche l’azione del primo gol è partita da lui, poi il perfetto assist di Lichtsteiner ha messo Llorente in condizione di non sbagliare, anche se ha segnato di piede ‘stavolta e non di testa, la sua specialità.

Il primo tempo è stato molto emozionante, frizzante, movimentato, soprattutto grazie al Milan, scatenato in alcuni frangenti. Ma la Juve è stata sempre pronta a capovolgere l’azione, anche se si è resa pericolosa solo in due occasioni, la prima con un tiro di Tevez, neanche troppo clamorosa, la seconda quella di Llorente, concretizzata.
Il Milan invece si è reso pericoloso molte volte, le occasioni più nitide sono state quelle avute da Kakà al 25′: il brasiliano è arrivato al tiro due volte nella stessa azione, la prima è stata respinta da Buffon, poi il numero 22 rossonero ha subito ricalciato in porta, ma Bonucci ha salvato proprio sulla linea.

Al 42′, due minuti prima del gol di Llorente, è stato Poli a sfiorare il gol e qualche minuto prima anche Pazzini era arrivato a un passo dalla rete anche più di una volta. Tiri pericolosi sono partiti pure dai piedi di Emanuelson e Montolivo, ma mai sufficientemente precisi per infilarsi alle spalle di Buffon.
Mentre Conte diceva ai suoi di stare calmi e cercare di arrivare almeno alla fine del primo tempo sullo 0-0 per sistemare poi tutto negli spogliatoi, è arrivato il gol di Llorente sulla prima azione bianconera dopo un lungo forcing del Milan.

Nel secondo tempo la Juventus ha giocato più spensierata e al 67′ ha raggiunto il raddoppio con una magia di Tevez. Poco prima il Milan si era reso pericoloso con Poli, di testa, ma il giovane rossonero non si è più ripreso da quella azione avendo preso un colpo sulla tempia, è stato portato in ospedale, ma non ha mai perso conoscenza. Anche Caceres, che si è scontrato con lui, si è dovuto fasciare la testa.

La Juventus ha avuto poi modo di sfiorare anche il terzo gol, con Pogba che con un tiro da lontano ha colto la traversa, ma il legno ha fermato anche il Milan, arrivato a un tiro pericoloso con Robinho al 94′ e così per i rossoneri non è arrivato nemmeno il gol della bandiera che sarebbe stato meritato.
Ora la Juventus vola a +11 sulla Roma e, come ha detto Seedorf alla fine della partita, forse nemmeno un carro armato può fermarla.

Al termine del match molto fair play tra le due squadre più titolate d’Italia: la Juve ha fatto i complimenti al Milan e viceversa, anche Conte e Seedorf si sono scambiati strette di mano e sorrisi.

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ultimo aggiornamento: 02-03-2014


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