Stamani Ricardo Kakà è atterrato ad Orlando, Florida, dove a partire dal 2015 giocherà con la squadra locale che per la prima volta in appena cinque anni di storia parteciperà alla Major League Soccer; è il primo grande acquisto per il presidente Phil Rawlins, immortalato decisamente sorridente in una foto con l’ex Pallone d’Oro brasiliano. Dopo il bagno di folla in aeroporto, coi tifosi bardati di sciarpe e maglie viola, Kakà si è recato in sede per sbrigare gli ultimi dettagli burocratici, quindi la franchigia della Florida dovrà salutarlo per qualche mese: pare solo una formalità il suo passaggio in prestito al San Paolo dove l’ex milanista giocherà per qualche mese, fino a quando cioè ricomincerà il campionato a stelle e strisce nel 2015.

Dopo 104 gol con la maglia a strisce rosse e nere del Milan, dunque, questa volta è davvero finita; la parentesi al Real Madrid un ricordo agrodolce tra la prima emozionante parte della storia d’amore e una seconda, più breve, che il tifoso milanista medio valuta comunque positivamente. Così oggi il paulista sulla sua pagina Facebook ha scritto una lettera aperta al suo ormai vecchio club e ai supporters del Diavolo:

    Lasciare un posto che chiamiamo casa è sempre una decisione difficile. Ma casa non è solo il luogo dove lasciamo il nostro cuore, è anche il luogo che ci portiamo sempre nel cuore. E questo posto, per me, è il AC Milan.

    Durante questi due momenti, ancora più importante delle vittorie, è stata la maturità che ho guadagnato come giocatore.

    Questo club mi ha insegnato l’elemento più importante per un giocatore: l’amore e la felicità nello sport.

    Affetto che provo, e sempre avrò per il club e tutti i tifosi.

    Un amore simbolizzato da un numero, il 22.

    In questo momento devo lasciare nuovamente questa casa, e affrontare una nuova sfida. Ma regalo ai miei tifosi la cosa a cui tengo qui di più.

    Lascio il mio numero, che resterà per sempre e esclusivamente qui al Milan, come segno del rispetto per tutto quello che rappresentate per me.

    È bello avere una casa. È ancora meglio ricevere l’affetto e il sostegno di ognuno di voi. E conto su di voi in questa nuova tappa.

    Con affetto e rispetto,

    Kaká

E come cantava Caterina Caselli… “finisce qua , chi se ne va che male fa!“.

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