Il mercato della Juve stenta a decollare ufficialmente, ma intanto il primo colpo in ottica futura è stato messo da tempo in saccoccia e dietro l’operazione che ha portato Kingsley Coman alla Juve pare ci sia Antonio Conte: svincolato, giovanissimo e francese, il tecnico salentino ha rivisto nel 18enne parigino le qualità di Paul Pogba che arrivò a Torino a 19 anni a zero euro. In queste ultime settimane si sono sprecati i parallelismi tra il formidabile centrocampista bianconero e il nuovo arrivato, così come il popolo juventino si è documentato per benino sulle caratteristiche di Coman descritto come un esterno o un trequartista estremamente tecnico e molto molto veloce.

E ancora: il più giovane debuttante nel Paris Saint Germain (sedici anni, otto mesi e quattro giorni lanciato nella mischia da Carlo Ancelotti), una partita e subito un gol nella Francia Under 21, l’interessamento di molti grandi club una volta assodato che non avrebbe rinnovato il contratto coi parigini. Quindi lo sprint della Juve con cui si è legato per cinque anni e domani è atteso a Vinovo per cominciare la preparazione con la prima squadra della Vecchia Signora; una scelta, quella di lasciare il proprio Paese per trasferirsi in Piemonte, non facilissima per un ragazzo maggiorenne da un mese appena, ma a L’Equipe ha confidato di essere convinto che la nuova esperienza gli sarà molto utile:

“Non voglio affermare che riuscirò a fare lo stesso percorso di Pogba ed esplodere come lui, ma se avrò la possibilità di farlo, mi piacerebbe provarci. La Juve ha una grande storia legata ai giocatori francesi, e spesso ha funzionato molto bene. Quando i dirigenti mi hanno contattato ho chiesto loro “Perché io?” e loro mi hanno presentato un buon progetto, e non solamente chiacchiere”.

Ma perché decidere di non rinnovare col suo precedente club?

“Vado via dal PSG dopo un anno passato ad allenarmi con grandi campioni. Anche se non c’è una grande differenza con la Juventus. Lasciare Parigi è una delusione per me, speravo di continuare tutta la mia carriera lì, perché quella è la mia squadra del cuore. Il problema è che per me sarebbe stato molto difficile giocare. A quel punto si sono fatti sotto Arsenal, Liverpool, Bayer Leverkusen, Bayern Monaco e Bordeaux. Ma ho scelto lo Juve: non dovrebbe essere complicato superare i minuti di presenze con il PSG, spero di giocare una ventina di partite, sarebbe perfetto”.

Il ragazzo ha le idee chiare e la presenza in squadra di Pogba dovrebbe aiutarlo nell’inserimento: ad Antonio Conte il compito di dargli fiducia e dosare il suo utilizzo in maniera graduale. E’ innegabile: la Juve, negli ultimi due-tre anni, si è guadagnata la fama di squadra capace di lanciare i giovani, Coman sarà la prova del nove definitiva.

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antonio conte interviste Juventus personaggi

ultimo aggiornamento: 13-07-2014


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