A 33 anni, Kevin Kyle, ex attaccante con un passato nella Premier League inglese e nel massimo campionato scozzese, oggi rifà i letti e lava i bagni sulla nave Regina del Baltico. Dopo aver chiuso la sua carriera nel calcio che conta a soli 31 anni con la maglia dei Rangers di Glasgow, Kyle si è ritrovato letteralmente in mutande per via di debiti contratto con il gioco e ora è costretto ad accettare “umili” impieghi per sostenere la moglie e i tre figli. “Sto cercando di provvedere alla mia famiglia, lavoro per portare a casa i soldi”, racconta l’attaccante scozzese, passato nel giro di pochi anni da un guadagno di circa 10.000 sterline a settimana, a solo 400.

Possente fisicamente e molto forte di testa, Kevin Kyle sembrava destinato ad una grande carriera quando inizio la sua attività da professionista con la maglia del Sunderland nel 2000: dopo alcune parentesi con l’Huddersfield Town, Darlington e Rochdale, nel 2001 torna al Sunderland e vi rimarrà fino al 2006, quando si trasferirà al Coventry City, prima del ritorno in Scozia nel 2009, ha vissuto esperienze con il Wolverhampton e l’Hartlepool. Infine Hearts e Rangers. Con la nazionale scozzese, vanta anche 10 presenze e un gol. In mezzo a queste esperienze sportive, una vita caratterizzata da qualche eccesso ma soprattutto dalla mania per il gioco.

Nel 2014 prova a tornare a giocare con l’Ayr United, ma lascia ben presto per iniziare a lavorare per la Sodexo a bordo della nave Regina del Baltico. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Kyle ha accettato turni di lavoro da 12 ore al giorno: lavora come inserviente, pulendo i bagni e mettendo in ordine le cabine. “I soldi non sono così importanti nella vita”, ha raccontato l’ex calciatore al ‘Mirror’. Per i colleghi di lavoro è semplicemente uno che lavora sodo e che non parla mai del suo passato nel calcio, quando faceva soldi a grappoli. Un patrimonio interamente andato in fumo.

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ultimo aggiornamento: 17-07-2014


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