17.25: Si è conclusa qualche minuto fa la terza votazione e Carlo Tavecchio, con il 63,63% dei voti, è stato eletto nuovo presidente della Figc. Quello che ci si aspettava alla vigilia di queste chiacchieratissime elezioni si è avverato e il 71enne di Ponte Lambro è diventato il numero 1 del calcio italiano battendo il quarantenne Demetrio Albertini.
Le preferenze per Tavecchio sono state 310,12, mentre Demetrio Albertini ne ha avute solo 165,47 ossia il 33,95%.
Subito dopo l’elezione Tavecchio ha detto:

“Sarò il presidente di tutti soprattutto di coloro che legittimamente hanno espresso il dissenso dalla mia candidatura. Desidero ringraziare quanti mi hanno confermato la fiducia e fatto sentire il loro appoggio anche nei momenti difficili. Le riforme del nostro sistema possono essere fatte solo insieme, non esistono uomini della provvidenza e nessuno ha ricette magiche. Esiste però la cultura del lavoro e invito tutte le componenti ad abbandonare le divisioni e mettersi all’opera. Entro il 18 di questo mese mi presenterò con una lista delle cose fatte in questa settimana

16.30: seconda votazione, Carlo Tavecchio al 63,18%, Albertini al 34,07%. Ancora nulla di fatto, ma nella terza basta la maggioranza semplice.

15.30: nulla di fatto, come previsto, dopo la prima votazione. Carlo Tavecchio ha ottenuto il 60,2% dei voti, Demetrio Albertini il 35,46%. 4,33% le schede bianche.

15.15: si è chiusa la prima votazione. Hanno votato in 274. Difficile che uno dei due possa ottenere i 3/4 dei voti richiesti per l’elezione in prima votazione. Al secondo scrutinio occorrono i 2/3 dei voti espressi. Al terzo o al quarto la maggioranza del 50%+1.

12.50: finisce un lungo discorso auto-assolutorio di Abete, che fra le altre cose ha anche lanciato una stoccata ai giornali, così, per gradire:

«Dal 2007 il calcio non ha perso spettatori. Quante copie hanno perso i giornali?»

Come se il paragone avesse un senso.

12.00: l’assemblea è valida in prima convocazione. Raggiunto il quorum (quota 250) visto che sono presenti 260 delegati. L’assemblea dunque può avere inizio e, con essa, la votazione.

Su Twitter, l’evento viene seguito con l’hashtag #elezioniFIGC


Si vota per l’elezione del nuovo presidente FIGC. La riunione dell’Assemblea si tiene all’Hotel Hilton di Fiumicino: ordine del giorno, ovviamente, la votazione del successore di Giancarlo Abete.

Fra i due candidati, Carlo Tavecchio (già Presidente della Lega Nazionale Dilettanti) e Demetrio Albertini (già vicepresidente federale) sembra destinato a prevalere il primo: dopo le bufere sul più anziano candidato, nel segno della continuità, in seguito a sparate razziste e sessiste, e dopo che in molti si erano schierati contro di lui, la situazione sembra essere rientrata (pur permanendo il dissenso in Lega Serie A)

Il fronte del no-Tavecchio si è fortemente ridimensionato (il Cesena è fuoriuscito, così come la Sampdoria e l’Atalanta).

Uno dei suoi più grandi sostenitori, il patron della Lazio, Claudio Lotito, si è scagliato contro chi ha osato mettersi fra Tavecchio e l’elezione:


«Le quattro leghe sono presenti con un programma condiviso, perdere l’occasione sarebbe un delitto. La Lega di è spaccata? L’urna parlerà. C’è chi lavora per il sistema e chi a livello personale. Contro Tavecchio ci sono stati atti di killeraggio mediatico, fanno capo a dei riferimenti ben precisi sia di chi li ha promossi sia di chi li ha messi in atto»
.

Sulla stessa linea il presidente del Genoa, Enrico Preziosi:

«Chi ha criticato Tavecchio ha fatto solo del falsi moralismi. Chi ha sottoscritto il documento a favore della candidatura deve essere coerente e io lo sono».

Tavecchio può contare sui voti di Lega Serie B, Lega Pro e Serie D. In Lega Serie A, Juventus e Roma hanno tirato la volata per la spaccatura: alle due società si sono poi aggiunti altri dissidenti, ma il fronte non sembra compatto. Albertini è sostenuto, invece, da Assocalciatori e Assoallenatori.

E’ evidente che i numeri, vista la composizione dell’assemblea, sono tutti a favore di Tavecchio. Per capirlo basta fare i conti:

Lega Serie A: 20 delegati
Lega Serie B: 21 delegati
Lega Pro: 60 delegati
Lega Dilettanti: 90 delegati
Assocalciatori: 52 delegati
Assotecnici: 26 delegati
Assoarbitri: 9 delegati

Il totale è di 270 delegati, per essere eletti ne bastano dunque 136. Se Tavecchio incassasse i 90 dei dilettanti e i 60 della lega pro, per dire, il gioco sarebbe fatto.

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