Il Legia Varsavia, escluso dalla Champions League per aver schierato un giocatore squalificato nel terzo turno preliminare contro il Celtic di Glasgow (6-1 il risultato aggregato a favore dei polacchi), è stato costretto a giocare i playoff di Europa League. La retrocessione di competizione, ovviamente, non è stata presa bene dalla società, ma soprattutto dai tifosi che ieri sera, durante il preliminare di ritorno contro i kazaki dell’Aktobe, hanno sfogato tutta la loro rabbia con uno striscione che sta scatenando polemiche e che farà ‘guadagnare’ alla società del Legia una nuova sanzione.

Giovedì sera, il Legia Varsavia ha conseguito l’accesso alla fase a gironi dell’Europa League bissando con un classico 2-0 la vittoria dell’andata in trasferta (1-0). Il club polacco ha dimostrato ancora una volta che quest’anno ha a disposizione una rosa competitiva e che avrebbe potuto dire la sua anche nella massima competizione continentale. Ecco perché la rabbia dei tifosi è montata ulteriormente negli ultimi giorni, quando tutti i ricorsi presentati dalla società sono stati respinti al mittente dalla commissione disciplinare dell’Uefa.

Contro l’Aktobe, dunque, è stata organizzata una protesta molto plateale: nella curva occupata dal tifo organizzato del Legia, è apparsa una gigantografia con un maiale all’interno del logo dell’Uefa. Il tutto accompagnato da un messaggio inequivocabile: “Perché il calcio non conta, contano solo i soldi”, con la parola soldi scritta in biancoverde, a confermare la convinzione che dietro la decisione di estromettere il club polacco dalla Champions, ci sia la regia degli scozzesi del Celtic, società più ricca e più influente, dunque, sulle decisioni dell’Uefa. Ironia della sorte, quest’anno la finale di Europa League si giocherà proprio a Varsavia, allo Stadion Narodowy.

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ultimo aggiornamento: 29-08-2014


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