Arriva l’Udinese e, questa sera, lo Juventus Stadium accende per la prima volta le luci per la prima Juventus di Max Allegri. Antonio Conte chiedeva la bolgia, Allegri si accontenta del sostegno del pubblico. Lo avrà. Il popolo juventino, al di là dei simboli, vuole proseguire la striscia vincente nel suo fortino (19 su 19 l’anno passato in campionato).

In realtà, molto di Conte sarà presente allo Js. Probabili gli striscioni e i cori. Ospite d’eccezione sarà la curiosità. Benché Allegri anche questa sera si affidi al 3-5-2 (a causa delle assenze), tanto caro al tecnico salentino. Rispetto all’esordio di Verona, però, ci saranno alcuni interpreti diversi, su tutti Evra, uno che di esperienza ne ha da vendere e non dovrebbe sentire troppa emozione nel calcare per la prima volta, con la maglia bianconera addosso, l’impianto della Continassa.

In panchina, potrebbe esserci Alvaro Morata, che scalpita per esordire. E poi chissà, forse lo Js adotterà Kingsley Coman, il ragazzino venuto dalla Francia che al Bentegodi ha conquistato tutti. Certo, sarà tutto bello e festoso se alla fine arriveranno i tre punti. Perché è vero che tra tre giorni ci sarà il Malmoe e quella Champions-ossessione, ma steccare la prima in casa potrebbe creare i primi malumori e i primi dissapori tra Allegri e i tifosi (sarà così per un po’, temo. O si vince o partono i cori per Conte).

Non bisogna però scordare che di fronte c’è l’Udinese. Squadra assolutamente da prendere con le molle, capace di far male in contropiede e con un Di Natale in forma smagliante. Niente a che vedere, insomma, con i Paloschi di 14 giorni fa. E poi in panchina c’è un certo Stramaccioni, quello che violò per la prima volta lo Juventus Stadium con l’Inter. Quello che Allegri non ha mai battuto. Con il 3-5-2 di Conte, il sostegno del pubblico e la calma, pure questi tabù possono essere scacciati via come fantasmi inopportuni. Vero, Max?

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ultimo aggiornamento: 13-09-2014


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