Era il primo dicembre del 2012, da pochi mesi la Germania aveva ottenuto il terzo posto agli Europei ucraino-polacchi e Holger Badstuber, titolare di quella squadra, a 23 anni aveva un grandissimo futuro avanti a sé: ormai perno del Bayern Monaco, difensore centrale granitico e di classe, già colonna della Nazionale tedesca (30 presenze e un gol nonostante la giovane età), quel giorno con i bavaresi affrontava il Borussia Dortmund per una partita di cartello di quelle che ogni calciatore vorrebbe giocare. Erano da poco passe le 19 quando l’Allianz Arena si zittì per capire, tramite il silenzio collettivo, di che entità fosse l’infortunio del loro beniamino, bavarese di Memmingen adottato dalla famiglia Bayern dopo aver perso il padre nel 2009.

La diagnosi fu inequivocabile, di quelle che tanta rabbia lasciano in corpo a chi ama giocare a calcio: rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Stagione finita, appuntamento al 2013/14, in tempo per guadagnarsi un posto tra i 23 che Joachim Loew avrebbe portato ai Mondiali brasiliani con la maglia della Germania. Badstuber lavorò duro per recuperare, così tanto che a maggio era addirittura già pronto e arruolabile a disposizione di Jupp Heynckes e qualcuno arrivò ad ipotizzare che avrebbe potuto giocare anche la finale di Champions League, proprio contro il Dortmund: la sfortuna però era ancora in agguato dato che il povero difensore ebbe una ricaduta in allenamento. Così scriveva il club in una nota:

“Holger Badstuber è stato operato dal Dr Richard Steadman a Vail, Colorado. I dottori stimano uno stop fino a dieci mesi, ma la carriera del giocatore non è in pericolo”.

Per farla breve, lo stesso legamento operato sei mesi prima aveva fatto di nuovo crack, questa volta però la società fu chiara con lui: niente Mondiali, niente forzature, l’anno scorso si sarebbe dovuto riposare per ritornare a disposizione di Guardiola tirato a lucido per l’avvio di questa stagione. E infatti il buon Holger quest’estate è stato il più voglioso, il più pronto, il più diligente dei campioni a disposizione di Pep Guardiola, tanto da meritarsi la maglia da titolare anche nelle partite ufficiali: il 13 agosto rimane in panca in Supercoppa, ma già 5 giorni dopo gioca 79 minuti in Coppa di Germania, quindi il campionato. Tre partite su tre, fino al minuto 43 di quella di sabato contro lo Stoccarda.

Il giocatore ha avuto lo stiramento del tendine della coscia destra e sarà ora costretto a un nuovo lungo periodo di stop” ha spiegato il Bayern Monaco a mezzo twitter, una notizia che ha fatto dispiacere e non poco tutto il popolo bavarese (e non solo). Ma lui non ha intenzione di mollare: “Al momento sono molto abbattuto, però ora so come gestire situazioni del genere. Non temete, tornerò e riprenderò da dove avevo cominciato dopo il lungo stop per il precedente infortunio. Non mi arrenderò!” ha spiegato il tenace stopper tedesco la cui storia per molti versi ricorda quella di Giuseppe Rossi (ginocchio, recidive, Colorado, padre, etc.). Riusciranno a venirne fuori definitivamente per la gioia di tutti gli amanti del calcio?

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ultimo aggiornamento: 15-09-2014


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