Meno soldi al calcio, di più agli altri sport. Il Coni ratificherà la propria decisione martedì 28 ottobre, quando si riuniranno Giunta e Consiglio Nazionale. Il calcio, fin qui considerato una disciplina “privilegiata”, sarà equiparato a tutte le altre discipline e di conseguenza non avrà più i bonus economici di cui ha goduto fin qui. Dando un’occhiata alle cifre, fin qui il calcio ha ottenuto dal Coni qualcosa come 62,5 milioni di euro l’anno, contro i 5 milioni destinati all’atletica, i 4,7 milioni per il nuoto e i 3,8 stanziati per la scherma. Chiaramente i presidenti delle varie federazioni hanno pressato molto affinché una situazione così iniqua venisse in qualche modo cambiata e così tra qualche giorno scatterà la rivoluzione.

A differenza di quanto avvenuto sin qui, il Comitato Olimpico stabilirà criteri precisi per ottenere i finanziamenti e varranno per tutte le discipline. Secondo un calcolo effettuato da ‘Repubblica.it’, alla Figc saranno sottratti qualcosa come 20 milioni di euro. In un momento in cui vengono chiesti sacrifici un po’ a tutti, anche il calcio dovrà fare la sua parte, come puntualizza il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, anche se non è in grado di quantificare su due piedi quanto perderà il calcio con le nuove regole sui finanziamenti:

“Tagli in arrivo? Probabile, ma non so quanto. In realtà, rivedremo il concetto che il calcio, a differenza di tutte le altre Federazioni, partisse non da dei parametri – dichiara – ma da una percentuale rispetto al finanziamento pubblico”.

Il calcio, dunque, sarà equiparato a tutte le altre discipline olimpiche e per ottenere i soldi pubblici dovrà basarsi sugli stessi parametri degli altri sport: preparazione olimpica, risultati e numero di tesserati. Ecco perché la Figc è destinata a perdere una sostanziosa fetta di introiti, che saranno però attutiti da un tesoretto di 15 milioni messo a disposizione dalla Giunta del Coni. In via Allegri c’è chiaramente tensione, anche se i primi calcoli la perdita sarebbe solo di 17 milioni. Oggi si terrà il Consiglio Federale e non è esclusa una presa di posizione forte da parte dell’organo presieduto da Carlo Tavecchio: da non escludere una richiesta di sacrificio anche alle varie Leghe, anche se Andrea Abodi, numero uno della Lega di B già non ci sta:

“Il Coni tradisce 100 anni di storia: bisogna ragionare con buon senso. Speriamo che da qui a martedì qualcosa possa cambiare. Bisogna ricordare quanto ha fatto il calcio per lo sport italiano quando c’era il Totocalcio”.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 24-10-2014


Rassegna stampa 24 ottobre 2014: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport

Napoli, Higuain e Albiol dimenticati a Berna?