Le partite odierne di Europa League con molta probabilità ci consentiranno di effettuare il controsorpasso, eppure oggi bisogna constatare il quinto posto nel ranking della Uefa del nostro calcio, sopravanzato da quello portoghese protagonista nella due giorni di Champions League con tre vittorie su tre delle squadre impegnate. Già il fatto che il calcio lusitano sia rappresentato da tre compagini è significativo del suo stato di salute (nel turno preliminare il Porto si era sbarazzato senza grossi complimenti del Lille con un 3-0 complessivo), che per altro può salutare anche la prima matematica qualificazione agli ottavi proprio dei Dragoni che ieri sera non hanno avuto pietà del Athletic Bilbao a San Mames, uno stadio che invece ci ricorda il fallimento del Napoli ad agosto.

Ma ieri anche lo Sporting Lisbona ha fatto il suo dovere battendo tra le mura amiche lo Schalke 04 di Di Matteo, un 4-2 netto che vendica il 3-4 dell’andata e che fa sognare Nani e compagni che ora possono realmente puntare al passaggio del turno; 24 ore prima il Benfica era riuscito ad ottenere i tre punti ai danni del Monaco, un 1-0 tanto risicato quanto importante, così oggi sulla stampa portoghese si celebrano non solo le vittorie, tre su tre come detto, ma anche la possibilità per niente remota che il terzetto possa ritrovarsi in blocco nella fase successiva, sarebbe un autentico trionfo per un calcio sempre più povero e attanagliato dai debiti ma che con le sue big riesce ancora a dire fermamente la sua sui palcoscenici europei. E dunque oggi l’Italia si ritrova quinta.

Come detto però questa sera il nostro calcio potrà riappropriarsi della quarta piazza: Rio Ave e Estoril Praia saranno impegnate rispettivamente contro Steaua Bucarest e Dinamo Mosca e, manco a dirlo, partono entrambe sfavorite, mentre si attendono risultati positivi da Napoli (al San Paolo con lo Young Boys), Fiorentina (al Franchi arriva il PAOK già battuto in Grecia), Torino (contro l’Helsinki ancora a secco di gol dovrebbe esserci ben poca partita) e Inter, che ha l’impegno più ostico a Saint-Etienne. Comunque vada cambierà poco perché Spagna, Inghilterra e Germania restano inarrivabili per molti anni, Francia e Russia lo stesso, stazioneranno tra la sesta e la settima posizione a lungo: quarti o quinti, i posti in Europa rimarranno sempre gli stessi, ma questa classifica certifica una volta di più il nostro livello, al pari di quello portoghese.

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ultimo aggiornamento: 06-11-2014


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