Il logo di una squadra di Serie A e una parola immediata, al massimo due. L’immagine gira da qualche giorno sui social network e rispecchia il pensiero del tifoso medio italiano sulle squadre di Serie A. Stereotipi e banalizzazioni inclusi, le opinioni da bar sport sono tutte racchiuse in questo unico fotomontaggio. In ordine alfabetico, all’Atalanta è associato al termine “muratori” in riferimento all’occupazione lavorativa di molti sostenitori orobici, mentre al Cagliari viene appioppato un generico “Sardegna”. Il Cesena è ricordato con una frase molto cara ai tifosi juventini (meno ai milanisti): “Ha segnato il Cesena”, il Chievo Verona con il classico “0 tifosi”.

L’immagine dell’Empoli è associata ad una sorta di parcheggio di giovani per le grandi squadre, quella della Fiorentina ad un lazzaretto pieno di infortunati. Il Genoa è vecchio ma d’oro, l’Inter invece non si scrolla di dosso l’appellativo di “Sfigati”. Stessa musica per la Juventus e il suo intramontabile “Ladri”, mentre la Lazio e ” Lulic ’71 ” sono accomunati per l’ennesima volta. Il “Berlusca” compare a fianco del Milan insieme al recente mercato rossonero con pochi spiccioli, il Napoli e Maradona sono una cosa sola. Zamparini e i suoi “381 allenatori” rubano la scena al logo del Palermo, mentre la decadenza del Parma è sintetizzata con un “Dalle stelle alle stalle”.

La Roma è sempre seconda, la Sampdoria attuale è invece strettamente collegata al cognome “Ferrero”. Berardi e Zaza tengono alta la bandiera del Sassuolo, il Torino è “eterno rivale del grande Toro”. L’Udinese è un club che con i giovani (e le cessioni) fa molte plusvalenze, infine l’Hellas Verona associato al termine “fascisti” per via delle tendenze politiche di molti sostenitori gialloblu.

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

notizie satira serie-a-20142015 tifosi

ultimo aggiornamento: 14-01-2015


Ishak Belfodil è il Calciobidone del 2014

Daniele De Santis: “Vi racconto perché ho sparato a Ciro Esposito”