Queste ultime settimane hanno certificato il definitivo sorpasso di Morata ai danni di Llorente nelle gerarchie di Allegri. L’inserimento del giovane spagnolo nei meccanismi perfetti della macchina Juventus è stato gestito con grande attenzione, una caratteristica che è diventata una costante in questi ultimi anni, dapprima centellinando le sue apparizioni, fino a affidargli man mano sempre più responsabilità. L’apice è stato raggiunto sabato scorso, quando è sceso in campo dal primo minuto contro il Milan e ha ripagato in pieno la fiducia che gli è stata concessa con una prova da migliore in campo, condita da un gol e da un assist. A fine partita Allegri ha detto di lui: “Ha tutte le caratteristiche per diventare un crack mondiale”.

Le prove eccellenti di Morata non sono passate inosservate a Madrid, il Real monitora con attenzione il suo gioiellino, prodotto del vivaio e in questi giorni lo ha contattato per fargli i complimenti. Non si tratta di semplice cortesia, sappiamo infatti che al momento del trasferimento a Torino per 20 milioni la scorsa estate, il club spagnolo aveva inserito nel contratto la famosa clausola di “recompra”. Il ragazzo può tornare alla base alla fine della stagione 2015/2016 o alla fine di quella successiva (non prima come ha scritto As e come hanno riportato molti siti italiani, lo testimonia il comunicato ufficiale dei bianconeri dello scorso luglio) per delle cifre prestabilite che possono arrivare fino ad un valore massimo di 30 milioni di euro. Se le sue prestazioni dovessero continuare a mostrare questi progressi un ritorno al Bernabeu potrebbe essere inevitabile.

Morata ha una media realizzativa di un gol ogni 143 minuti, sono 7 in tutto i suoi centri in 25 presenze per un totale di 1002 minuti, numeri decisamente superiori a quelli del suo connazionale Llorente che ha giocato di più e segnato di meno (un gol ogni 349 minuti). Questi dati statistici ovviamente non ingolosiscono solo il Real Madrid, ma anche altri club europei, primo fra tutti il Wolfsburg che già quest’estate aveva provato ad acquistarlo. I tedeschi hanno la disponibilità finanziaria e l’ambizione giuste per provare il colpaccio, ma per far vestire ad Alvaro una maglia diversa da quella bianconera della Juve o bianca del Real serve uno sforzo economico decisamente importante.

Pare infatti che nel contratto quinquennale (quattro anni più un’opzione per il quinto) firmato la scorsa estate ci sia anche una clausola di rescissione da 100 milioni di euro. Se il Wolfsburg vuole lo spagnolo dovrà quindi prepararsi a spendere molto di più di quello che è l’attuale valore di mercato del giocatore: 30 milioni andrebbero nelle casse del club spagnolo (i famosi 30 milioni della recompra), gli altri “teorici” 70 invece sarebbero del club bianconero. Ecco perché da qualunque lato lo si guardi l’acquisto di Morata è stato un affare per Marotta. L’unico problema è rappresentato dall’eventuale ritorno a Madrid il prossimo anno, in quel caso a Torino potrebbero essere felici solo per una buona plusvalenza, gioia mitigata dalla consapevolezza di aver forse perso un grande giocatore. Ma queste sono le leggi del mercato.

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ultimo aggiornamento: 11-02-2015


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