Bloccato il piano di ristrutturazione del Santiago Bernabeu: il Real Madrid non potrà ammodernare la sua casa, nonostante il via libera ottenuto nel 2012 dalla Comunità di Madrid. Lo ha deciso il Tribunale di Giustizia Superiore, mandando in aria per ora i progetti del club presieduto da Florentino Perez. Il club madridista riporta con una nota ufficiale quando stabilito dalla sentenza, ma promette di essere pronto a lavorare con il municipio e la Comunità per ridefinire il piano in modo che sia accettato dalla burocrazia.

La vicenda in cui è incappato il Real Madrid, lascia chiaramente intendere che non solo in Italia è difficile costruire e ristrutturare gli stadi. Florentino Perez aveva ottenuto il via libera ai lavori di ammodernamento del Santiago Bernabeu (per la maggior parte pagati dagli sponsor) il 15 novembre del 2012 con il parere positivo del Consiglio direttivo della Comunità di Madrid, ma già l’anno scorso il tribunale aveva sospeso l’inizio dei lavori, dopo un esposto da parte del gruppo ambientalista ‘Ecologistas en Accion’. Ora, la sentenza del Tribunale di Giustizia Superiore con la quale, conferma il club madridista in una nota, viene sostanzialmente invalidato il nulla osta al progetto.

Tutto da rifare, insomma, per il Real Madrid, che è finito anche sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione Europea: si teme, infatti, che dietro uno scambio di proprietà ci possa essere sostanzialmente un aiuto di stato vietato dai regolamenti. Florentino Perez dovrà ora rivedere il progetto del nuovo Santiago Bernabeu per evitare di dover stracciare gli accordi commerciali già stipulati con la IPIC (International Petroleum Investment Company), che in cambio di qualcosa come 450-500 milioni di euro, cederà i diritti del nome dello stadio. Prima di pensare al prossimo nome del glorioso impianto, però, c’è trovare l’intesa con la Comunità di Madrid modificando il piano di ristrutturazione dello stadio.

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ultimo aggiornamento: 11-02-2015


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