Alexis Tsipras ha scelto la linea dura. Il governo di Syriza ha sospeso a tempo indeterminato lo svolgimento del campionato di calcio. La decisione è arrivata dopo i duri scontri verificatisi al derby Panathinaikos-Olympiakos (e non è assolutamente la prima volta) e dopo la rissa nel vertice della Lega ellenica di calcio.

Sospensione di Super League e Football League (Serie A e Serie B, praticamente) finché, come si legge sul comunicato, “non verranno intraprese tutte le iniziative necessarie da parte di tutti i soggetti interessati perché sia combattuta la violenza e sia modificato il quadro legislativo”.

I fatti avvenuti negli scorsi giorni in effetti sono gravissimi. Domenica allo stadio del Panathinaikos si è giocato il derby contro l’Olympiakos, vinto dalla squadra di casa per 2-1 (capolista resta la compagine allenata da Vítor Pereira, ma il gap è ridotto a 3 punti). Alla fine della gara il presidente dell’Olympiakos Marinakis è stato bersagliato dal lancio di oggetti contundenti; l’allenatore Pereira, insultato e quasi colpito da una sedia tirata dagli spalti, ha reagito mandando a quel paese il pubblico avversario. Che ha risposto con un’invasione di campo, costringendo alla fuga negli spogliatoi da parte dei giocatori dell’Olympiakos.
La partita è quindi stata sospesa per alcuni minuti e poi è ripresa. Salvo essere nuovamente interrotta dopo che un giocatore è stato colpito da un mortaretto. La Polizia è intervenuta con bastonate e lacrimogeni.

Come accennavamo, in realtà, il calcio greco ha una lunga tradizione di violenza, dovuta anche alla eccezionale rivalità che contrappone non solo le tifoserie delle squadre più e blasonate, ma anche i loro proprietari (Vangelis Marinakis dell’Olympiakos del Pireo e Yannis Alafouzos del Panathinaikos).

Non a caso i due appena menzionati sono venuti alle mani nel corso della riunione ufficiale della Super League convocata ieri per discutere di quanto avvenuto nel derby. In particolare il numero uno dell’Olympiakos Marinakis ha scagliato un bicchiere al suo rivale del Panathinaikos; che poi sarebbe stato colpito anche da un pugno sferrato da una guardia del corpo sempre di Marinakis.

C’è da ricordare che quest’anno il campionato di calcio in Grecia è già stato sospeso già due volte; la prima a settembre per l’uccisione di un tifoso nel corso di violenti scontri durante una partita della terza divisione tra Ethnikos Piraeus e Irodotos, la seconda per il ferimento grave di Christoforos Zografos, vicedirettore della Commissione centrale arbitrale.

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ultimo aggiornamento: 25-02-2015


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