Juventus-Monaco è stata decisa da un calcio di rigore: al minuto 55 l’esperto difensore portoghese Carvalho atterra il centravanti spagnolo Alvaro Morata. Dentro o fuori dall’area? Secondo il tecnico del Monaco, Leonardo Jardim, assolutamente fuori dall’area: nella conferenza stampa al termine della gara, qualche fosse la domanda dei giornalisti, l’allenatore andava sempre a parare lì:

“Il Monaco voleva arrivare qui per dimostrare di essere una squadra organizzata – ha evidenziato – e abbiamo creato grossi problemi alla Juve, dando di noi una bella immagine. Poi la gara è stata decisa da un rigore inesistente”.

Il rigore assegnato a Morata e poi trasformato da Arturo Vidal circa un minuto dopo con un perfetto destro che si è infilato sotto l’incrocio dei pali alla destra di Subasic, è un classico caso limite. Il contatto inizia chiaramente qualche centimetro fuori dall’area tra i piedi dei giocatori, ma Carvalho spinge anche con il braccio destro Morata all’interno dell’area, facendo concretizzare il “danno” dentro e giustificando quindi il rigore. Di difficile interpretazione la questione del cartellino: il direttore di gara estrae solo il giallo nonostante si trattasse di evidente fallo da ultimo uomo: probabilmente ha ragione, poiché per far scattare il rosso, Morata dovrebbe essere in “assoluto controllo del pallone”.

Insomma, un caso comunque difficile da analizzare in tutte le sue sfaccettature in pochissimi istanti, all’arbitro si può imputare ben poco. Quanto a Jardim, rimane molto fiducioso per la partita di ritorno, nella quale, “spera” di non subire altri torti:

“Quando siamo arrivati a Torino pensavamo di uscire da qui con un risultato migliore. Per il ritorno bisognerà fare di più per poter superare il turno”.

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ultimo aggiornamento: 15-04-2015


Rassegna stampa 15 aprile 2015: prime pagine Gazzetta, Corriere e Tuttosport

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