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Partite in TV

60 anni Rai: 3 gennaio 1954, l’esordio della Domenica Sportiva con le immagini di Inter-Palermo

Il 3 gennaio è il compleanno della Rai, che coincide, ovviamente, con il compleanno di tutta la tv italiana e di quella che è la sua trasmissione più longeva, perché è nata proprio quel giorno di 60 anni fa ed esiste ancora, non si è mai fermata, nonostante molti alti e bassi, e parla proprio di sport e di calcio in particolare: si tratta della Domenica Sportiva.

Fin dal periodo di sperimentazione il calcio è stato parte integrante della televisione: con l’introduzione delle telecamere mobili fu possibile realizzare riprese fuori dallo studio e, con questa tecnica, il 5 febbraio 1950, per la 23esima giornata di Serie A, si tentò la prima telecronaca sportiva con Carlo Balilla Bacarelli che commentò Juventus-Milan (finì 1-7), poi il 13 dicembre 1953 fu trasmesso il secondo tempo di Italia-Cecoslovacchia (3-0).

Ma l’inizio ufficiale delle trasmissioni della Rai fu proprio il 3 gennaio 1954 e quella sera, alle 23:15, sul Primo (e unico) Canale andò in onda la prima puntata della Domenica Sportiva, che era stata già oggetto di sperimentazione con il titolo Cronache sportive (due puntate, la prima il 1° gennaio 1952, la seconda l’11 ottobre 1953).

Le prime immagini di una partita di calcio trasmesse il 3 gennaio di 60 anni fa furono quelle di Inter-Palermo, finita con un poker dei nerazzurri. In quel match Sergio Brighenti segnò una tripletta e proprio lui fu il primo calciatore ospite della Domenica Sportiva, quando in studio c’era Nicolò Carosio che gli fece fare la prova dello spirometro con il ciclista Antonio Maspes per vedere chi aveva più fiato (vinse Maspes).

Su La Gazzetta dello Sport del 4 gennaio 1954 non si parlò della Domenica Sportiva. La tv era ancora sconosciuta, gli abbonati erano 24mila, quei pochi che potevano permettersi il televisore e che erano raggiunti dal segnale (solo in Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Umbria e Lazio).

Un po’ di storia della Domenica Sportiva

Fino al 1965 la trasmissione, curata da Aldo De Martino, aveva la forma di un semplice notiziario della durata di circa venti minuti, in cui venivano presentati i risultati, le cronache filmate ed i commenti sugli eventi più importanti della giornata. Il 28 febbraio 1965 la “DS” si presentò con una formula diversa, trasformata dall’introduzione della figura del conduttore (Enzo Tortora), dall’ampliamento della durata (quasi un’ora), dall’anticipazione dell’inizio del programma e dalla presenza in studio di ospiti che commentavano gli avvenimenti sportivi della domenica. Nel ’69 Enzo Tortora, che aveva fino ad allora allietato gli spettatori con le sue leggere e ironiche interviste agli atleti, dovette abbandonare la Rai, perché ai vertici dell’azienda non piacque un’intervista rilasciata al settimanale Oggi nel corso della quale definì la Rai “un jet colossale guidato da un gruppo di boy scout che si divertono a giocare con i comandi”.

La conduzione della “DS” fu così affidata a Lello Bersani, che continuò ad ottenere buoni ascolti. All’inizio degli anni ’70, con Heron Vitaletti e Carlo Sassi, fu introdotta la moviola, strumento ormai indispensabile nelle trasmissioni sportive.
Dal ’76 al ’95 la cura della “DS” passò a Tito Stagno, che ebbe anche la conduzione delle edizioni del ’79 e dell’85 (quest’ultima con Alfredo Pigna). Proprio nell’85 arrivò il Telegatto, il primo nella storia della Rai. Nel 1995 la “DS” fu trasferita su Raitre, dove non ebbe molto successo, poi, nel 1997-98 passò su Raidue in seconda serata e lì è ancora oggi.

Nel corso della sua storia vari conduttori si sono avvicendati alla guida del programma oltre a quelli già citati troviamo Alfredo Pigna (1970-74 e 1983-84), Paolo Frajese (1974-76), Adriano De Zan (con Nicola Pietrangeli nel 1976-77 poi da solo dal ’77 al ’79 e dall’80 all’83), Marino Bartoletti (1984-85), Sandro Ciotti (nel 1986-91 da solo e nel 1992-93 con Pizzul), Amedeo Goria con Bruno Pizzul e Simona Ventura (1993-94), Gianfranco De Laurentiis affiancato da Alessandra Casella (1994-95), Jacopo Volpi con Monica Leofreddi (1995-96, poi da solo nel 2006-2007), Massimo Caputi nell’edizione 2002-2003, in cui è stata festeggiata la puntata n° 2500, la “strana” (e insopportabile) coppia Franco Lauro-Giampiero Galeazzi con la partecipazione di Chiara Giallonardo (2004-2005), Marco Marzocchi nel 1999-2002, 2004-2005, 2005-2006, Massimo De Luca dal 2007 al 2010,

Negli ultimi anni però la regina della “DS”, molto criticata per i fari sempre più abbaglianti che l’hanno illuminata anno dopo anno, è stata Paola Ferrari, che troviamo per la prima volta alla conduzione nel 1996-97, poi di nuovo l’anno dopo con l’opinionista Giorgio Tosatti, ancora nel 2005-2006 con Marzocchi e Tosatti, nel 2007-2008 con De Luca, poi nel 2010-2011 con Marco Civoli e dopo come conduttrice attorniata da vari opinionisti più il “comico” Gene Gnocchi. Paola Ferrari ha già annunciato che abbandonerà la “DS”.

La concorrenza

La “DS” per quasi quarant’anni non ha avuto concorrenti diretti. Nella stagione 1990-91, però, anche le reti Fininvest hanno cominciato a trasmettere un programma sportivo la domenica sera: si tratta di Pressing, su Italia1, ideato e condotto da Marino Bartoletti, che ha guidato, però, solo la prima edizione del programma, affiancato da Kay Sandvik (o anche Kay Rush), che ha così consolidato la “tradizione” della presenza femminile in una trasmissione sportiva, inaugurata da Alba Parietti a Galagoal su Telemontecarlo durante i Mondiali di calcio di quello stesso anno (Italia ’90).

Dalla stagione 1991-92 fino all’ultima edizione del 1998-99 la conduzione di Pressing è stata affidata a Raimondo Vianello, celeberrimo attore e conduttore appassionato di sport, al cui fianco si sono avvicendate nel corso degli anni varie spalle femminili. La formula della trasmissione era pressoché identica a quella della “DS”: servizi sulle partite del campionato di serie A, interviste, moviola e commenti con gli ospiti in studio. Anche l’orario di trasmissione era lo stesso.

Dal 1998-99 Mediaset ha proposto un altro programma sportivo, inizialmente previsto come un talk-show di approfondimento e trasmesso il lunedì in seconda serata: parliamo di Controcampo, curato da Nicola Calathopoulos, Paolo Ziliani e Sandro Piccinini, quest’ultimo anche conduttore. Dalla stagione 1999-2000 Controcampo ha sostituito Pressing ed è diventato il diretto concorrente della “DS”. Partito in sordina, il programma di Italia1, che prevedeva anch’esso una presenza femminile (da Martina Colombari a Luisa Corna, da Elisabetta Canalis ad Alessia Ventura, da Cristina Chiabotto a Melissa Satta), ha pian piano raggiunto e poi superato in alcuni anni negli ascolti la “DS”, ma nel 2008, dopo che Mediaset non ha rinnovato il contratto per i diritti in chiaro, la trasmissione è stata spostata su Rete 4. Nel frattempo la conduzione è già passata ad Alberto Brandi che ha traghettato la trasmissione fino alla sua chiusura definitiva nel 2012. Nei suoi ultimi anni di vita Controcampo è stato sempre battuto negli ascolti dalla Domenica Sportiva.



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