Finisce nel peggiore dei modi la vicenda relativa alla realizzazione del nuovo stadio del Milan: il club rossonero ha ormai da tempo rinunciato ufficialmente alla costruzione dell’impianto che sarebbe dovuto sorgere nella zona del Portello. E non finisce qui, poiché dopo i tentativi di mediazione tra le parti, il club di Silvio Berlusconi ha intenzione di portare in tribunale la Fondazione Fiera. Una notizia che ha quasi del clamoroso, se si pensa che nelle scorse settimane sembrava che dovesse avvenire l’esatto contrario, con la fondazione a portare in tribunale il club rossonero per aver prima vinto la gara per poi abbandonarla rinunciando al progetto di riqualificazione dell’area.

Incomprensioni prevalentemente di natura economica, secondo quanto riferisce oggi la ‘Gazzetta dello ‘Sport’. Subito dopo aver vinto la gara, il Milan aveva sollevato opposizioni sulla questione della bonifica dell’area, della quale la società non voleva accollarsene le spese. Lunedì sera, secondo la ‘rosea’, un pool di avvocati che rappresentano il Milan, ha dunque avvisato Benito Benedini, numero uno di Fondazione Fiera, della imminente citazione in giudizio, visto che i tentativi di annullare il bando si sono conclusi con un nulla di fatto. Lo stesso Silvio Berlusconi aveva preso di petto la questione, ma pur arrivando vicino ad un’intesa, non si è mai riusciti a metterla nero su bianco.

Fondazione Fiera è convinta che il Milan debba pagare una penale per aver rinunciato al progetto dopo aver vinto il bando. A deciderla, nelle intenzioni di Benedini, dovrebbe essere un arbitrato di tipo amministrato, ossia da parte di un soggetto terzo. Nulla da fare per il Milan, che ora vuole portare in tribunale Fondazione Fiera chiedendo addirittura un risarcimento per i ritardi sulla scelta del bando e per l’impossibilità ad analizzare il sottosuolo per stimarne i costi di bonifica.

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ultimo aggiornamento: 28-10-2015


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